Sonno o son sveglio?!
Anni fa quando i miei mi dicevano che non dormivo, un po’ ci ridevo su e un po’ quasi ero soddisfatta della mia capacità di dormire poco 😂😂😂 Poi sono diventata mamma e la mia prima bimba non ha veramente mai dormito i primo tempi!😓 Aggiungiamoci la stanchezza di un parto un po’ difficile, i mille dubbi e ansie sul latte, sul perché piangesse, sui sonnellini lampo, il fatto che non conoscevo ancora il mondo delle fasce… È stato un inizio un po’ difficile! Per fortuna io non soffro troppo il sonno, ma ad un certo punto la stanchezza si faceva veramente sentire… Poi le terribili colichette durate per mesi… Insomma un inizio intenso! Ci sono sempre i fautori delle soluzioni drastiche: lasciala piangere che si abitua e dorme! A parte la crudeltà insita in questi pensieri, lei piangeva anche in braccio e non dormiva comunque, quindi erano anche commenti inutili! 😒 Dopo due bimbi che dormono poco o pochissimo, sono giunta alla conclusione che molto dipenda dalla loro indole, da mille fastidi a cui si può essere più o meno sensibili. Tutto il resto non conta nulla!
Perfino l’ideatore del, purtroppo, famoso metodo Estevill ha dovuto ritrattare la sua tesi ed ammettere che i bimbi almeno fino a 3 anni non hanno un sonno regolare e che frequenti risvegli sono normalissimi. Per cui le sue teorie sono solo una violenza a bimbi che non sono in grado di dormire tutta la notte, oppure una semplice conferma per quelli che già lo avrebbero fatto. Oltretutto l’idea di non rispondere alle richieste di un neonato che come unica cosa sa che la sua mamma è vicina (anzi non si rende ancora conto di essere un’entità separata da lei), é un comportamento destabilizzante per il bimbo che provoca sfiducia e mancanza di sicurezze.
Sul sito della Leche League c’è un bellissimo articolo che parla di studi fatti da un neuropsicologo per spiegare proprio il sonno dei neonati. I bambini nascono con un cervello ancora immaturo e la maturazione avviene nei primi mesi e anni di vita. Per questo motivo sono biologicamente programmati a ricercare il contatto sicuro della mamma (da soli non potrebbero cavarsela) e hanno un sonno molto più attivo e leggero degli adulti. Per lo stesso motivo il latte materno è molto più leggero e facilmente digeribile di quello di altre specie, proprio per favorire la vicinanza e il frequente contatto con la mamma. Trovo sia una spiegazione bellissima del perché i nostri bimbi hanno tanto bisogno di noi: nei primi mesi c’è una specie di prosecuzione della gravidanza, i bimbi crescono meglio se vicini alla mamma.
Io penso che gran parte delle mie ansie e difficoltà iniziali fossero proprio dovute ad aspettative sbagliate. Per tutta la vita vediamo e sentiamo discorsi su bimbi “bravi” che dormono tanto, che mangiano come orologi ogni 3-4 ore da un biberon, quando vediamo che i nostri figli non corrispondono a ciò facciamo di tutto per modificare la loro natura e finiamo per disperare. Si è risolto gran parte del problema, quando ho smesso di guardare orologi e ho dato il latte ogni volta che mi sembrava volerlo, quando ho smesso di provare a mettere giù i bimbi a dormire se non volevano e li ho tenuti in marsupi e fasce, quando di notte li ho tenuti con me finché hanno voluto e finché siamo stati bene! ☺️ Questa è stata la mia soluzione, ma ogni mamma troverà la sua per stare meglio, l’importante è ascoltare il proprio bimbo e ascoltare il nostro istinto di mamma.. Perché come mi ha detto una consulente un po’ di tempo fa: siamo una squadra e dobbiamo stare bene insieme 😊


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