Leggere con i bimbi parte I: tra mostri paurosi e “l’arrabbiata”
Io ho sempre amato molto la lettura, ma non ricordo esattamente come ho iniziato a leggere. So che i miei genitori hanno sempre letto tantissimo e ho sempre avuto la casa sommersa di libri per cui i primi ricordi sono già di libri “grandi” come quelli di Salgari oppure Piccole Donne che è rimasto uno dei miei preferiti per anni e anni (ovviamente io ero Jo😜). Quindi ho sempre pensato che avrei letto “libri” o almeno favole alla mia prima bimba. Appena nata mi hanno regalato un bellissimo libro di favole che solo adesso che ha 3 anni riusciamo ad iniziare, a volte. Ovviamente bisogna iniziare per gradi anche nella lettura! I primi libri per bambini sono di solito morbidi e servono a sviluppare la curiosità, il tatto, fanno rumore, sono “buoni” da mordere 😅! Poi sono belli i libretti con tante figure grandi e poche parole o versi, quello che conta è la voce dei genitori che raccontano e spiegano le immagini. Anche i libri con qualche suono sono molto apprezzati! Solo verso i 2 anni E. ha iniziato effettivamente a seguire un minimo di racconto, ma sempre di poche parole che descrivevano belle immagini colorate. Ha aiutato molto anche il nido dove facevano un percorso lettura sedendosi su grandi cuscini e ascoltando i racconti. All’inizio i bimbi giocavano spesso o sembravano non ascoltare, invece piano piano è diventato un rituale piacevole e, anche a casa, E. prendeva un cuscino e mi dava un libretto da raccontare! ☺️
Ci sono molti libretti che ci sono piaciuti molto e che sono stati letti e riletti. Per cui ho pensato di parlare di un libro o due in un po’ di post per condividere con voi qualche bella idea di lettura! Ora che ha 3 anni, a parte Peppa Pig e Frozen che ci sono usciti dalle orecchie 😨, vanno per la maggiore alcuni libri molto carini e in parte anche utili per affrontare certe difficoltà. Ovviamente ogni libro che piace va letto, riletto e straletto per almeno qualche settimana in continuazione fino a che non lo sanno a memoria…😒 sembra che ai bimbi dia sicurezza sapere cosa succederà! Noi ci annoiamo un po’, ma è divertente anche vedere il loro interesse e vedere che ci correggono o sanno la frase successiva a memoria!😉
Oggi ho pensato di parlare di un libro divertente che amo molto, “Il Gruffalò” di Julia Donaldson, e di un libro utile che non mi entusiasma, ma che ha colpito molto E. : “Che rabbia!” di Mireille D’Allancé .
Il Gruffalò è un libro che festeggia i 15 anni di uscita in Italia e, secondo me, è un capolavoro. Tutto in rima, molto divertente, soprattutto per i genitori che leggono 😂😂😂. Diciamo che è abbastanza scritto per cui ci vuole un minimo di attenzione da parte del bimbo, ma anche solo ascoltato come filastrocca è molto carino. È la storia di un topolino molto furbo che passeggia nel bosco frondoso dove incontra una volpe, una civetta e un serpente che vogliono mangiarselo. Ma lui li
spaventa tutti dicendo loro che sta andando a cena con il Gruffalò, un mostro terribile descritto con dettagli spaventosi. Ovviamente il mostro è inventato, ma il topino finisce per incontrarlo veramente! 😰 Allora, per non farsi mangiare proprio dal mostro, gli dice che lui non è un topino ma un animale di cui tutti hanno paura e, per dimostrarlo, chiede al Gruffalò di andare con lui in giro per il bosco. Ovviamente tutti scappano spaventati e così il furbo topino si salva di nuovo!😜 È una storia simpatica e divertente che insegna come l’astuzia possa salvare un piccolo topino da grandi animali che vogliono mangiarselo e perfino da un mostro!!!
Che rabbia! invece è un libro che a me non è piaciuto molto perché usa parole un po’ forti e il bimbo protagonista mi sembra poco educato, ma E. ne è rimasta impressionata e mi ha chiesto di leggerlo mille volte! Mi dice: Mi leggi l’arrabbiata, mamma??!! E io mi vedo col piatto di pasta fumante…😂😂 Scherzi e miei gusti a parte, è un libro che aiuta i bimbi a dare un volto alla rabbia, a quella cosa che sentono dentro quando sono arrabbiati e che li fa buttare per terra e rompere le cose, o gridare e fare “capricci”. I bimbi, e anche gli adulti in realtà, spesso non sanno spiegare a parole cosa sentono e si sentono sopraffatti dalle brutte sensazioni come la rabbia. Questo libro la rende “reale” personificandola in un mostro rossiccio che però, dopo essersi sfogato, viene rinchiuso dal bimbo protagonista in una scatolina da dove non può fare più nulla. Ci sono poche parole nel libro, quindi io ho aggiunto un po’ di spiegazione guardando le immagini, anche per attenuare un po’ l’ansia di E. che si spaventa facilmente. Pensavo non le piacesse, invece lo vuole leggere spesso e ora quando si arrabbia basta ricordarle il libro perché lei dica che non è più arrabbiata. Non so se questo sia del tutto positivo, perché vorrei capisse che è normale arrabbiarsi, l’importante è capire che poi passa e va dentro la scatolina! Comunque un libro sicuramente utile! ☺️


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