“Sopravvivere” a scatti di crescita e sleep regression!
Molti bimbi alternano periodi di relativa tranquillità tra le poppate e di notte, a periodi in cui sono più lamentosi, chiedono il seno spessissimo e faticano a dormire… Altri sono quasi sempre così 😒😰, ma è un’altra storia.. Comunque spesso anche i bimbi più tranquilli attraversano questi periodi un po’ più complicati che arrivano ad intervalli abbastanza regolari per tutti (anche se il momento può variare un po’) e che sono fisiologici e normalissimi. Non sono causati né dal latte che sta finendo (di solito è la prima paura che tutti ci istillano), né da problemi di qualche tipo! Si tratta semplicemente di scatti di crescita oppure di periodi di sleep regression (a cui a volte si aggiungono fastidi alle gengive, cambiamenti importanti, prime pappe ecc).
Cosa sono gli scatti di crescita?
Gli scatti di crescita sono delle fasi in cui il bimbo attraversa dei periodi di maggior crescita e sente la necessità di aumentare la produzione di latte che fino a quel momento era sufficiente. Per far questo, chiedono di poppare con maggior frequenza, spesso anche di notte, proprio per stimolare maggiormente la produzione e avere il latte in più di cui necessitano. Se si mantiene la distanza tra le poppate e non si soddisfano le richieste del bimbo, si potrebbe non avere l’aumento di produzione necessario e finire poi nel circolo vizioso delle aggiunte. Quindi il modo migliore per attraversare più velocemente e serenamente queste fasi è soddisfare il più possibile i bisogni del bimbo trovando il modo più comodo anche per noi! Senza temere di causare vizi o altro. Sono fasi che poi passano così come son venute☺️. L’importante è non spaventarsi, considerare che passeranno presto e che non indicano in alcun modo carenze nel latte. Se il bimbo sta bene, bagna 5/6 pannolini al giorno va tutto bene. Il peso non deve essere un’ansia e va controllato una volta al mese o dal pediatra. Ricordo che i bimbi allattati devono crescere minimo 125 grammi nei primi 3 mesi e 80 grammi poi (vedi sito della Leche League e linee guida OMS). Se crescono meno, si devono indagare le ragioni.
Quando si presentano gli scatti di crescita?
I primi scatti di crescita sono di solito quelli che spaventano di più e che ci fanno pensare che il bimbo voglia stare sempre attaccato e che magari il nostro latte non sia nutriente. Invece i bimbi stanno proprio stimolando il seno per avere il latte di cui hanno bisogno e ci può volere più o meno tempo, più o meno poppate a seconda del bimbo e della mamma. È un gioco a due dove ci si conosce, ci si interroga e ci si risponde. L’importante è ascoltarsi e tappare le orecchie a tutti i consigli sbagliati o ai dubbi che ci vengono dagli altri 😖.
Il primo scatto avviene verso le 2–3 settimane di vita, poi il secondo si ha verso le 6 settimane e un altro a 3 mesi. Poi si hanno a 6 mesi e a 8 mesi, ma solitamente si notano meno. Possono durare qualche giorno o anche una settimana, o di più se ci vuole più tempo ad adeguare l’offerta se ad esempio ci sono interferenze (ciuccio, acqua, tisane o aggiunte).
E cosa sono le sleep regression?
Qualche tempo fa leggendo tra i vari articoli sul sonno dei neonati, ho trovato una definizione, che mi sembra non troppa fantasiosa. I neonati e i bimbi fino almeno ai 3 anni non hanno il sonno degli adulti. Il sonno dei neonati è molto più leggero e fatto di intervalli più brevi che alternano sonno profondo a semi-veglia che spesso diventa vera e propria veglia!😰 Ci sono però dei periodi in cui le cose sembrano andare bene e il sonno sembra avere orari abbastanza regolari con qualche risveglio. Poi però, all’improvviso incominciano di nuovo (o per la prima volta, a seconda del bimbo) a svegliarsi frequentemente e a fare fatica ad addormentarsi. 😱😱 Questi periodi si chiamano “sleep regression”.
Quando si hanno le sleep regression?
Alcune sono proprie di ogni singolo bimbo e sono legate a nuove scoperte che vanno elaborate, progressi come il gattonare o camminare, l’inizio del nido ecc. Altre avvengono per tutti più o meno nello stesso periodo e sono dovute a cambiamenti fisiologici.
La prima si ha a 4 mesi, quando il sonno dei bimbi diventa più simile a quello degli adulti e ci vuole più tempo a cadere nella fase di sonno profondo. In questo periodo si possono riscontrare più difficoltà nell’addormentamento.
Tra gli 8 e i 10 mesi c’è l’acquisizione di moltissime abilità (oltre al periodo che solitamente coincide con l’eruzione di più dentini) e il cervello è molto attivo e impegnato per cui il bimbo fa fatica a rilassarsi e i risvegli notturni possono essere molto frequenti. In questi mesi si ha anche la fine del periodo chiamato “esogestazione” e il bimbo si rende conto per la prima volta di essere un’entità separata dalla mamma. Per questo nasce la paura della separazione e la necessità di maggior contatto e rassicurazioni.
Verso gli 11/12 mesi spariscono i sonnelini brevi e il sonno di solito si concentra in orario pomeridiano e notturno.
Poi a 18 mesi c’è nuovamente un periodo in cui si concentrano moltissime nuove attività (capacità motorie e linguistiche nuove ecc). Aumenta l’indipendenza e con essa l’ansia di separazione. Per cui nuovamente si possono avere risvegli frequenti e ricerca della mamma. Inoltre c’è un’altra fase di dentizione.
Infine a 2 anni (chi prima, chi dopo) si vive un altro periodo di acquisizione di nuove capacità a cui si aggiunge un grande sviluppo della creatività che può portare anche i primi incubi o brutti sogni. Poi altre novità come il vasino, lo spostamento nel lettino o cameretta, l’arrivo di un fratellino ecc possono influire nuovamente.
Sì tratta di fasi normali che ognuno supera in tempi e modi diversi. Potrebbe aiutare anticipare l’ora della nanna perché più il bimbo è stanco più aumentano nervosismo e difficoltà ad addormentarsi. Per superare meglio questi periodi io trovo che il cosleeping sia la soluzione più semplice in modo da non doversi alzare mille volte. Ma ovviamente poi dipende dal bimbo e dai genitori. Eventualmente anche un lettino vicino o un side-bed potrebbero aiutare. Si tratta sempre di periodi (a volte lunghi 😣), ma poi tutto passa e prima o poi dormiranno… E dormiremo!😜


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