1 anno è passato! ricordi di nascite
Oggi un piccolo post personale, ma che spero serva o faccia piacere a qualche mamma che sarà o che lo è già!… Un ricordo di grandi emozioni, di momenti indelebili fatti di suoni, profumi, luci e soprattutto amore immenso. Un anno (e poco più) fa sono diventata mamma per la seconda volta 😊.
Il mio secondo travaglio è stato molto diverso dal primo, mi sono sentita partecipe, presente… Ma entrambi i parti sono stati momenti meravigliosi perché comunque vadano travaglio e parto, appena stringi il tuo bimbo conta solo lui (o lei) e la tua vita è tutta in quegli occhi che ti osservano e ti scrutano, ti vedono forse per la prima volta, ma sanno tutto di te perché per loro sei stata, e sei ancora in quel momento, tutto il loro mondo.
Se ripenso alla prima gravidanza, verso la fine avevo un misto di paura e impazienza. Andavo incontro all’ignoto e speravo andasse tutto bene e non fosse troppo difficile da sopportare. Finivo per leggere mille racconti di parto (evitando quelli tragici😉) per farmi coraggio e dirmi che ce la potevo fare! Al corso preparto mi avevano spiegato tutto dal punto di vista “tecnico” e io da studente diligente avevo imparato le varie fasi del travaglio, quando (in teoria) andare all’ospedale, come avrebbe dovuto essere la rottura delle acque (che non è poi così frequente come si pensa guardando i film😅). Continuavo a vedere tutte le puntate di “24 ore in sala parto” cercando di immaginare cosa sarebbe potuto succedere a me e come sarebbe stato. Per gran parte della gravidanza si hanno paure su come sta, se cresce a sufficienza, si muove poco oppure troppo, si sentono strani dolorini o le prime piccole contrazioni e ci si convince di essere a rischio parto prematuro 😰… Poi si arriva alle 40 settimane e inizia l’impazienza, la curiosità si fa fortissima… Peggiora la stanchezza, le caviglie gonfie, il caldo insopportabile (anche in pieno Dicembre!) e ci chiediamo se nascerà mai naturalmente o dovremmo fare l’induzione o addirittura un cesareo (ero letteralmente terrorizzata all’idea!)😥😥😥. Io speravo in un parto naturalissimo, in acqua. Avevo fatto la visita e i documenti per l’epidurale, ma ero comvintissima di non usarla. Poi però ho dovuto fare l’induzione… Niente di catastrofico, ma giustamente E. non aveva nessunissima intenzione di nascere “a comando”. E così è stato un travaglio molto lungo, molto faticoso, quasi tutto stesa a letto collegata a mille cose (flebo incluse) con qualche pausa doccia calda che un po’ migliorava la situazione, ma non faceva certo miracoli! Una serie di complicazioni, contrazioni che mi sembravano senza pause, poi l’epidurale (che pensavo di non volere)… E alla fine è arrivata lei, la mia meravigliosa bimba con gli occhi grandi e profondi che si guardava intorno come se già sapesse tutto e di quello che era stato prima è rimasta solo la dolcezza finale 😍 (tralasciando i punti di sutura che poi avrei volentieri evitato 😩).
Con queste premesse, ho passato una buona parte della seconda gravidanza con la paura del parto e, soprattutto, di un travaglio difficile come il primo. A 7 mesi ho avuto l’ebbrezza di un piccolo spavento perché sembrava che P. avesse deciso di nascere prima… Poi mi hanno imbottita di qualsiasi cosa e alla fine P. ha fregato tutti nascendo quasi a 42 settimane ☺️. Questi uomini ci fanno impazzire già da piccoli 😉! A differenza della prima gravidanza gli ultimi mesi ho avuto moltissime contrazioni, anche dolorose, a volte anche regolari per un po’, tanto che ero sicurissima sarebbe nato prima del tempo. Poi invece, superate le 40 settimane, i primi tracciati e le visite dicevano che le contrazioni erano troppo deboli e brevi e che niente faceva pensare a movimenti di nessun tipo: calma piatta 😒. I giorni subito precedenti ho avuto ore di contrazioni per cui dovevo bloccarmi e respirare per sopportarle e, all’ennesima visita con un “tutto calmo, non si muove niente “, mi sono fatta prendere dallo sconforto. Il pomeriggio prima addirittura sono tornata a casa in lacrime dall’ospedale perché pensavo fosse assurdo avere ste contrazioni che non servivano a nulla e avevo paura di dover fare di nuovo l’induzione 😖. La sera però sono diventate leggermente più regolari del solito (anche se in realtà non si sono mai regolarizzate), così ho fatto un bagno caldo perché avevo letto che se continuano regolari dopo il bagno dovrebbe essere la volta buona (decisamente leggo troppo 😨). Ovviamente non sono continuate 😒! Sono riprese dopo un po’, ma io mi ero ormai convinta non servissero a nulla se non a non farmi dormire… Così ho passato la notte camminando per la camera e attaccandomi al letto ad ogni contrazione per sopportarla meglio. Per non farmi pensare troppo, mio marito metteva i video delle puntate più divertenti di Crozza sul computer😅… Così abbiamo praticamente passato le ore di travaglio ridendo come matti (anche per la situazione 😜), dopo aver raccontato anche una favola ad E. per addormentarla!😎 Quindi darei qualche consiglio per sopportare un travaglio senza fatica: essere convinte di non essere in travaglio, fare un bagno rilassante, camminare, muoversi e ridere 😂! La mattina dopo avevo un tracciato che ha registrato le ennesime contrazioni più forti (per me erano sempre uguali 😫), ma sempre non regolari. Per sicurezza l’ostetrica si era convinta fosse meglio farmi fare anche la visita visto che comunque le contrazioni c’erano… 2 ore di attesa perché i medici erano impegnati, fino a che non mi ha visto il mio ginecologo mentre respiravo in piedi attaccata ad una sedia e si è deciso a darmi un’occhiata: 8cm di dilatazione 😱! Stava per nascere! E io continuavo comunque a sorridere all’ostetrica incredula che mi accompagnava in sala parto. Meno di un’ora dopo stringevo il mio secondo bimbo tra le braccia. Lui con gli occhi ancora chiusi, penso non si fosse accorto di essere nato😄. Uscito come superman (ecco questo non l’ho gradito troppo 😓) e anche con la “camicia” (dicono porti fortuna nascere con “il sacco” ancora intatto). Anche lui come E. si è accoccolato sul mio cuore e ha cercato subito il seno 😍.
È una sensazione sempre meravigliosa vedere per la prima volta il tuo bimbo, iniziare a conoscerlo, e vedere come un esserino così piccolo sappia riconoscerti, sappia cercarti, sappia cercare il suo nuovo nutrimento, semplicemente “sappia” un’infinità di cose perfette. E un po’ come loro sanno come nascere e come nutrirsi e cercare il calore della mamma, così noi sappiamo farli nascere. A volte per complicazioni o per eccessivo intervento medico le mamme diventano spettatrici del proprio parto e tutto diventa più difficile, se invece siamo noi le protagoniste tutto diventa più semplice e più naturale. Ma comunque vi aspettiate o speriate che sia il vostro parto, e in qualunque modo sia poi effettivamente, alla fine la conclusione sarà sempre la stessa: quel momento magico in cui conoscerete il vostro bimbo e nascerete come mamme❤️.


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