Rallentiamo?
Oggi ho letto un articolo di Huffington Post che mi ha colpito molto. Una mamma si ferma a riflettere su quanto abbia passato i primi anni di vita della sua bimba ripetendole all’infinito di sbrigarsi. Togliendole i momenti di lentezza di cui ogni bimbo ha bisogno. E mi ci sono rivista, moltissimo. Quante volte ho ripetuto allo sfinimento ad E. di sbrigarsi perché era tardi per andare al nido, tardi per la scuola, tardi perché dovevo correre al lavoro, tardi anche nel fine settimana per andare a pranzo dai nonni o in qualsiasi altro posto. E nei momenti in cui mettevo più fretta, immancabilmente le cose andavano peggio.
Mi rendo conto in realtà che tutta la mia vita, soprattutto negli ultimi anni, è diventata una corsa continua. Corro sempre. Corro per portare i bimbi a scuola al mattino, corro per andare al lavoro, corro quando esco per andare a riprenderli, corro per sistemare il minimo indispensabile, per preparare la cena, per prepararli per la notte. Metto sempre fretta in ogni cosa che faccio con loro e a volte mi devo forzare per sedermi tranquilla e ritagliarmi del tempo per leggere per loro, per giocare con loro. Mi verrebbe da guardare l’ora continuamente. Poi mi blocco e penso che non importa se ceniamo più tardi, l’importante è stare un po’ con loro e per loro. Visto che la maggior parte delle volte in cui sono con loro, in realtà faccio altro.
Questo pensiero del rallentare è un po’ che mi frulla per la testa. Ci sono giorni difficili in cui mi sembra di non riuscire più a fare tutto e mi verrebbe voglia di lasciare il lavoro per avere più tempo. Ma poi penso che il lavoro mi serve, che dopotutto ho delle colleghe fantastiche (cosa molto rara) e il lavoro non mi dispiace. Almeno la sera sto cercando di addormentarli assieme senza più avere l’ansia del farli dormire in fretta per fare altro. E ovviamente ce ne sarebbe a non finire da fare. Ma pazienza. Mentre allatto P., mi metto a leggere libretti (ovviamente bimbo piu piccolo permettendo), guardare figure, invento favole (questa è la parte che preferisco, quando non sono in coma 😒)! Poi ogni tanto ovviamente perdo la pazienza perché non vogliono dormire 😖😩😩… Comunque mi sembra che almeno in questo momento della giornata posso fermarmi a respirare. E così ascolto i miei bimbi. Soprattutto lo vedo con la grande che solo qui mi dice cosa l’ha spaventata magari, o cose le è piaciuto della giornata, o cosa vorrebbe fare il giorno dopo.
Spesso per trovare questi momenti un po’ più “lenti” devo impormelo, perché diciamo che di mio non sono fatta per la lentezza. Però vedo che ai bimbi fa bene (e anche a me😅). È un bisogno di avere i loro tempi, di riprendersi il tempo che viene continuamente scandito da orari e fretta fin da piccolissimi. Ora questo articolo è arrivato proprio nel momento giusto. In una giornata frenetica, seguita ad una giornata ancora più stancante, beh da oggi rallento! O almeno ci proverò. Proverò a vivere meglio i momenti coi miei bimbi. Proverò a vivere meglio i momenti in generale. Mi sembra di attraversare i momenti, senza viverli veramente. Le giornate si susseguono rapidamente, di corsa sempre. Verso dove non si sa. Beh, tenterò di cambiare almeno la prospettiva delle cose e vediamo come andrà. Non voglio più perdermi qualcosa di importante dei miei bimbi perché sono di fretta. E questo, per me, non significa tanto avere più tempo per stare con loro (anche se mi piacerebbe), ma piuttosto fare scorrere il tempo in modo diverso. ☺️
Per chi fosse interessato a leggere l’articolo, lo trovate qui.


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