Su e giù per il Portogallo I: da Lisbona a Porto
Eccoci appena tornati da un impegnativo e bellissimo viaggio attraverso il Portogallo. Patirti il 24 Giugno e rientrati il 4 Luglio, 10 giorni intensi in cui ci siamo immersi in città colorate e ricche di Storia e ci siamo “quasi” tuffati in un mare blu intenso. Divido il racconto in due parti perché ci sono veramente troppe cose da dire!😅
Sabato 24 giugno
Dopo aver sistemato gli ultimi bagagli, subito dopo pranzo ci dirigiamo verso Bologna per prendere il nostro Volo prenotato con Ryanair a Novembre con larghissimo anticipo (Bologna-Lisbona per 2 adulti e 2 bimbi di 2 e 4 anni per un totale di circa 450€!). Lasciamo l’auto al parcheggio ParkToAir e, sotto un sole terribile e un caldo distruttivo, la navetta ci porta in pochi minuti all’aeroporto. Per il volo, e per distrarre i bimbi negli spostamenti in auto o nei momenti difficili, avevo preparato uno zainetto con qualche libretto, colori e fogli, tablet con canzoni e giochi semplici, macchinine, bamboline e giochini stile sorpresine kinder che occupano poco posto e intrattengono un po’! Il volo durava quasi 3 ore e l’orario serale non ha aiutato molto con P. E. è stata bravissima e ha colorato e guardato i video, P. invece era super felice ed entusiasta di essere in aereo e non era per niente d’accordo con il rimanere seduto e legato alla cintura… Cintura che poi basta toccare per aprire, per cui il volo diciamo che è stato sufficientemente “impegnativo”😱😰! Arrivati alle 20 a Lisbona, decidiamo di prendere la metropolitana per andare all’appartamentino prenotato con Booking (In2Lisbon). Con il senno di poi, avrei preso Uber (che abbiamo sperimentato al ritorno e si è rivelata comodissima e molto economica: 6€ per andare dall’appartamento all’aeroporto in 4!). La metropolitana è subito all’uscita dell’aeroporto e in poche fermate ci porta vicino all’appartamento.
Per i trasporti conviene farsi la tessera Viva Viagem (dovrebbe essere uguale anche la 7 Colinas, ma non l’abbiamo vista). Costa 0,50 centesimi e si può caricare con viaggi singoli che valgono 24 ore oppure con un importo specifico (modalità Zapping) e valgono per autobus, metro e tram. Noi abbiamo utilizzato prima il biglietto singolo per uscire dall’aeroporto, poi dal giorno successivo l’abbiamo caricata nell’apposita colonnina in una fermata della metro con 5€ che ci sono bastati per i 3 giorni di visita di Lisbona!
Arriviamo all’appartamento quasi alle 10 di sera, molto stanchi (per questo forse Uber sarebbe stato un’idea migliore…) e prendiamo qualcosa da mangiare e un po’ di frutta fresca ad un negozietto di alimentari all’angolo della via del nostro appartamento. Subito sperimento la sensazione di accoglienza che mi ha dato questa città☺️: una signora mi vede fuori dal negozio con bimbi e bagagli e mi chiede preoccupata se mi serve aiuto o se ho bisogno di qualcosa! Devo aver avuto proprio un bell’aspetto riposato…😒 L’appartamento è in un vecchio stabile restaurato, è piccolo ma ben tenuto, rinnovato da poco, accogliente e con tutte le cose necessarie. Unico difetto: scala ripida all’ingresso per salire (ma poi ho scoperto essere un “must” ovunque qui!) e pavimento in legno che risulta rumoroso (ogni tanto sentivamo le persone sopra camminare, ma comunque in orari decenti!). La signora dell’appartamento ci ha inondato di mail con consigli utili su cosa fare e vedere, su dove andare per ogni necessità e ci ha lasciato vino, thé, sale, zucchero e spezie e in frigo formaggio tipico! Anche qui impressione ottima!☺️ Facciamo uno spuntino pre-nanna con pane e formaggio (molto apprezzato) e un dolce melone bianco (avevamo comunque cenato all’aeroporto prima di salire in aereo) e già la stanchezza del viaggio inizia a farsi sentire meno! Poi tutti a nanna!
Domenica 25 giugno
Oggi inizia “ufficialmente” la nostra vacanza!😁
Giusto una curiosità: Lisbona è costruita su 7 colli, come Roma, ed è suddivisa in vari quartieri ognuno con le proprie caratteristiche. La costante sono le tante strade in salita!!! I quartieri principali sono Belem, Chiado, Rossio e la Baixa (visti il primo giorno), Alfama e Bairro Alto (visti il secondo giorno) e infine il Parque das Nacoes visto l’ultimo giorno!
Dopo una colazione veloce, usciamo in una fresca mattinata (felpa necessaria!), prendiamo l’autobus a pochi metri dall’appartamento e andiamo al quartiere di BELEM. Ho scelto di iniziare da qui perché avevo letto che la Domenica mattina i monumenti di Belem sono gratuiti invece l’informazione non era corretta… Lo sono solo la prima domenica del mese! Comunque è stata una scelta azzeccatissima perché è stato uno dei posti che mi è piacito di più a Lisbona. Appena scesi dal bus vediamo la famosissima pasticceria Pastéis de Belém e facciamo un’abbondante colazione con i tipici Pasteis de Nata più buoni della città. E., che solitamente salta la colazione, addirittura ne mangia 2!
Poi proseguiamo e entriamo nel Monastero dos Jerònimos che con le sue gugliette, intarsi e torrette è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Qui ci attende un po’ di coda, ma con l’aria fresca si sta bene e l’attesa è sopportabile.
Dopo il Monastero passeggiamo verso il fiume e il Monumento alle scoperte, un monumento che rappresenta una nave con le vele spiegate, costruito nel 1960 per i 500 anni della morte di Enrico il Navigatore. Il monumento si protende sull’acqua e da questo punto il fiume è così ampio che sembra di essere già affacciati sull’Oceano.
Ci godiamo una bella passeggiata sul lungo fiume da cui si vede benissimo il Ponte 25 de Abril (in memoria della Rivoluzione dei Garofani) che sembra il Golden Gate con il suo colore rosso che si staglia all’orizzonte. Da qui si vede in lontananza su un’altura anche la Statua del Cristo Rei. Il ponte è stato costruito nel 1966 ed è lungo 2 chilometri e 277 metri!
Continuando a camminare verso la Torre di Belem, ci godiamo il panorama della foce del fiume e dell’Oceano che si apre davanti a noi. Prima di arrivare alla torre ci fermiamo in un bel prato a rilassarci un po’ e fare un bel picnic con panini e insalata di pollo appena comprati. Esce finalmente il sole che ci riscalda e quasi ci scottiamo a stare stesi sull’erba! Dopo un po’ di meritato relax (fortunatamente P. si è addormentato in marsupio), andiamo alla Torre di Belem, un bastione fortificato decorato con lo stesso stile manuelino del Monastero. E’ possibile entrare a visitarlo passando per un ponticello, ma la coda ci scoraggia e la vista è già bella senza bisogno di entrare e salire sulla torre. Poi i bimbi sono attratti dalla
piccola spiaggetta sabbiosa davanti alla torre, così si tolgono le scarpe e giocano felici con la sabbia raccogliendo conchiglie e sporcandosi per bene… Una nuvola fastidiosa ci “regala” qualche goccia di pioggia così fuggiamo dalla spiaggia e andiamo a prendere un bel gelato post-pranzo al bar poco lontano con vista fiume/oceano!
Il pomeriggio sta volgendo al termine, così, con entrambi i bimbi ronfanti in marsupio, riprendiamo l’autobus per dare un’occhiata al centro. Scendiamo a Praca do Commercio, piazza principale nel quartiere BAIXA (quello vicino al fiume). Questa piazza sorge dove un tempo si trovava il Palazzo Reale distrutto dal grande terremoto del 1755. La piazza è una delle più grandi d’Europa (170m di lato) e si affaccia sul fiume Tago dove emergono le colonne della Cais das Colunas che sembrano una porta verso il fiume. Dal lato opposto delle colonne, a incorniciare l’ingresso della Rua Augusta, c’è un Arco di Trionfo costruito nel 1785 (sempre in epoca di ricostruzione e ristrutturazione post terremoto) su modello degli archi trionfali romani.
Percorriamo la Rua Augusta, un tempo via di orafi e mercanti d’argento, oggi ricca di negozi, ristoranti e bar con tavolini all’aperto, e arriviamo al famoso Elevador de Santa Justa. L’ascensore è un “mostro” di metallo in stile torre Eiffel (inaugurato nel 1901 su progetto di un architetto francese, Mesnier). Qui facciamo una lunga coda e spendiamo 5€ a testa che sinceramente ci sembrano troppi per una salita di qualche secondo! La salita sarebbe stata gratis con l’acquisto della Lisboa card che però a noi non conveniva. Si arriva ad una scala a chiocciola che porta ad un terrazzino panoramico con vista mozzafiato su tutta la città, sul castello e sul fiume.
Riscendendo la scala a chiocciola si arriva ad una terrazza che si trova direttamente nel quartiere CHIADO dove ci sono le rovine della Chiesa di Santa Maria do Carmo (distrutta in parte dal terremoto e mai ricostruita). Le rovine però non sono visitabili perché arriviamo troppo tardi, così ci godiamo semplicemente la vista stupenda e ci riposiamo su dei gradini facendo merenda con della frutta e alcuni Pasteis de Nata acquistati la mattina a Belem! Passeggiamo per le strette stradine del quartiere (che andò in gran parte distrutto nel 1998 per un incendio che scoppiò in un negozio e che i pompieri faticarono a spegnere a causa delle vie troppo strette per i mezzi) e ci dirigiamo al vicino quartiere Rossio, non lontano dal nostro appartamento.
Il ROSSIO è un quartiere pieno di vita con ampie piazze (Praca do Restauradores e Praca do Figueira), bar e locali. Con una lunga passeggiata torniamo all’appartamento ormai a sera. Dopo una capatina ad un vicino supermercato, ci prepariamo una cena tranquilla con pasta al pomodoro fresco, polpette e frutta! K.O. e soddisfatti dalla lunga giornata, ci mettiamo a nanna.
Lunedì 26 giugno
Stamattina ci alziamo presto e ci dirigiamo a piedi al vecchio quartiere dell’ALFAMA dominato dal Castello di Sao Jorge. Le strade in salita risultano più faticose del previsto, soprattutto per E. (visto che P. è in marsupio!) che comunque è bravissima e arriva senza troppi lamenti alla collina del castello! Prima di arrivare davanti alle mura del castello passiamo in mezzo a edifici abbandonati ricoperti da coloratissimi graffiti che rallegrano il cielo un po’ uggioso di oggi. Davanti al castello ci aspetta una bella coda 😰 che comunque scorre velocemente allietata dalle note di artisti di strada. Il Castello in realtà non ha nulla da vedere internamente, si tratta di mura merlate con mille torri e camminamenti da cui si gode una vista spettacolare. La vista vale la fatica, ma il castello in sé è deludente. Dopo aver sfamato un po’ di piccioni con briciole di pane, iniziamo a percorrere le mura. I camminamenti sopra le mura permettono una bella panoramica della città, ma sono parecchio pericolosi per bimbi piccoli e vispi per cui decido di “legare” P. nel marsupio nonostante le proteste e la voglia di correre. Lo faccio scendere solo nel giardino interno dove lui ed E. guardano stupiti e poi rincorrono senza sosta un povero pavone e non vogliono più andarsene! Usciamo all’ora di pranzo e ci fermiamo affamati al primo posto sulla via, Chapitò à Mesa, un ristorante un po’ strano (si entra da un negozio) che ci regala una bella vista sulla città, ma ci spenna un po’ con un pranzo non eccezionale (ottime le vongole, ma pessima minestra di verdure per i bimbi e sangria carissima!).
Dopo pranzo ci immergiamo tra le tortuose viette del vecchio quartiere dell’Alfama con le case ricoperti dei caratteristici azulejos e ci dirigiamo verso la cupola del Pantheon nazionale e le torri della Cattedrale che si vedono emergere tra i tetti. La Cattedrale è la chiesa più antica di tutto il Portogallo ed è sovrastata da due torri merlate che ricordano un castello! Passeggiando tra le stradine ripide vediamo i caratteristici tram che si inerpicano tra le vie e vediamo mille furgoncini turistici, che i miei bimbi hanno ribattezzato moto-camion, che corrono come dei pazzi con turisti ridenti che fanno foto a non finire. Siamo indecisi se salire subito su un tram o partire poi dalla fermata iniziale dello storico Tram 28 per percorrere tutta la strada. I bimbi però insistono per salire su un “moto-camion” e così proviamo a contrattare sul prezzo fino a renderlo accettabile e facciamo un giro divertentissimo per le vie della città, i bimbi ridono come dei matti sballottati dalla pavimentazione delle strade e dalle varie salite e discese!😊
Il “moto-camion” ci porta direttamente al Miradouro de Santa Luzia da cui abbiamo una bella vista sul quartiere e su fiume Tago. Poi ci porta al Pantheon Nazionale (visto solo da fuori) e al Museo del Fado. Infine si conclude il nostro pazzo giro nel quartiere Rossio. I bimbi vorrebbero risalire di nuovo, ma decisamente una volta basta! Comunque è stato divertente per tutti!
Ora ci manca solo il giro sullo storico Tram 28!
Si tratta di piccoli tram gialli con gli interni ancora in legno che risalgono agli anni 30. Il tram parte da a Praca Martim Moniz e attraversa i quartieri di Graça e Alfama, poi oltrepassa la cattedrale e prosegue nella Baixa, il Chiado e il Bairro Alto. Volendo si può scendere e risalire poi su un successivo per poter visitare e poi proseguire. La difficoltà nel risalire sta però nell’affollamento del tram, soprattutto nel percorso più centrale. Poi man mano che ci si allontana dal centro, il tram si svuota un po’ e salgono signore con la borsa della spesa! Questo tram non ha bisogno di biglietti particolari, funziona con la carta Viva Viagem come gli altri tram.
Andiamo alla fermata iniziale e troviamo una piccola folla che poi scopriamo essere proprio la coda per salire sul Tram… Fortunatamente passano vari tram uno dietro l’altro e così in poco più di mezz’ora ce la caviamo! Viste attraverso i vetri di questo vecchio tram le stradine strette e ripide del centro appaiono da una prospettiva diversa. Sembra quasi di toccare le case da tanto le vie sono strette e sembra di tornare indietro nel tempo. Noi ci godiamo il tragitto e scendiamo alla Basilica di Estrela, una bella chiesa barocca che si può visitare gratuitamente. Siamo un po’ stanchi così invece di visitare la Chiesa facciamo una passeggiata nei bellissimi Jardim Guerra Junqueiro davanti alla Basilica. Ci fermiamo a guardare le papere del laghetto e poi prendiamo un bus per tornare all’appartamento. Stasera fa veramente fresco, c’è un’aria gelida e dopo una bella doccia calda, cena e a nanna!
Martedì 27 giugno
Stamattina ce la prendiamo comoda…😴 Sveglia con calma, colazione, sistemiamo le valigie e ci ritroviamo quasi all’ora di pranzo. Avevamo in programma l’Oceanario e poi il ritiro dell’auto a noleggio nel pomeriggio, ma decidiamo di spostare l’Oceanario all’ultimo giorno di vacanza quando saremmo rientrati a Lisbona. Stavolta, memori dell’andata, chiamiamo Uber e ci facciamo portare all’aeroporto per pochi euro! Abbiamo prenotato con un’agenzia di noleggio molto economica (Centauro) per cui eravamo un pò preoccupati, ma si sono rivelati organizzati e corretti. Abbiamo pranzato all’aeroporto (tra l’altro mangiando anche bene!) e abbiamo aspettato la navetta dell’autonoleggio per andare a ritirare l’auto. Ci danno una Punto senza graffi e speriamo vivamente di non farne noi! Noleggiamo un solo seggiolino auto per risparmiare un pò e per la bimba grande usiamo uno zaino che diventa seggiolino auto delle Trunki. Ci è sembrata un’idea comoda e conveniente, visto che lo zaino si utilizza più volte e si risparmia il noleggio di un secondo seggiolino. Tra qualche mese però non sarà più utilizzabile sotto i 125cm perché privo di schienale, ma fornito dei soli supporti laterali. E. era entusiasta del suo zainetto e felice di sedertici sopra (anche se effettivamente la mancanza di schienale non ci ha dato un’impressione di sicurezza al top). Al momento del noleggio ci propongono una sorta di Telepass (Via Verde). All’inizio sono dubbiosa e temo sia la solita “fregatura” per affibbiarti servizi a pagamento aggiuntivi, invece è effettivamente utile se non necessario.
Il Via Verde è un dispositivo elettronico che si attacca al cristallo anteriore e funziona come il Telepass (con il tipo bip bip sonoro). Il costo iniziale è di almeno 10€ in cui sono inclusi 6€ di noleggio e la differenza è credito utilizzabile. Va collegato ad una carta di credito da cui verranno scalate le spese dei pedaggi. Le autostrade non hanno sbarre ai caselli, ma si passa semplicemente attraverso e viene visualizzato in un display il valore addebitato. In molti punti non ci sono caselli, ma solo barre posizionate sopra l’autostrada che scalano l’importo automaticamente prima di possibili uscite. In alcuni punti sembra di essere al supermercato! Se non acquistate una Via Verde ci sono delle tessere prepagate oppure dovete recarvi agli Uffici Postali a pagare le tratte autostradali… decisamente da evitare in vacanza direi!
Con l’auto ci dirigiamo a SINTRA, prossima tappa del nostro viaggio attraverso il Portogallo. Ci dirigiamo subito al più famoso dei tanti Castelli che punteggiano le alture di questa zona: il Palacio Nacional da Pena. Un castello in stile romantico fatto costruire nel 1836 da Ferdinando II di Sassonia. Un Castello che sembra uscito da una favola, tutto colorato di giallo e rosso in mezzo a boschi e ad un parco verdissimo, in cima una collina che domina la vallata punteggiata di molti altri castelli e fortezze. Oggi splende il sole, attraversiamo Sintra in auto e ci dispiace un pò non fare a tempo a fermarci perché è una cittadina carina, con casette caratteristiche e facciate decorate di azulejos. Da qui partono vari bus che portano direttamente in cima al Castello, noi invece saliamo con l’auto e parcheggiamo davanti ad una delle entrate del parco.
Fatti i biglietti all’ingresso, ci immergiamo tra alberi, laghetti e papere.
I bimbi si divertono a dare pezzetti di cracker alle paperette che credo abbiano mangiato a sufficienza fino a Natale prossimo! Poi iniziamo la salita verso il Castello. Per chi non se la sentisse, ci sono delle navette a pagamento che portano su. Si tratta di poco più di 1 km in salita… non molto, ma la salita si sente un pò! E. fa tutto il tragitto a piedi, P. invece ne fa una buona parte in marsupio dove lo tengo più che altro per non metterci 3 ore a salire!😩😰 Il Castello ci piace moltissimo, il sole fa risaltare i colori delle mura e la giornata limpida permette una vista bellissima sulla valle.
Gli interni sono sfarzosi e ben conservati e la vista dalla terrazza panoramica è spettacolare. Si vede benissimo il Castello do Mouros, una fortezza con mura merlate costruita dagli arabi nell’VIII secolo. Poi si vede tutta la valle con i boschi punteggiata da altri Castelli (il Palacio Real, il Palacio da Regaleira e molti altri) e si vede il mare all’orizzonte.
Dopo la visita è ormai ora di cena (avevamo fatto una bella merenda al castello, ma la fame si faceva sentire), così andiamo al nostro B&B, il più bello di tutta la vacanza: Casa Das Hortensias-Charming Guest House. Si trova a Carrascal, una piccola frazione di Sintra. Dopo esserci sistemati e fatti una bella doccia, scegliamo su tripadvisor un ristorante veramente ottimo a pochissimi minuti dal B&B: Restaurante O Lavrador. Mangiamo ottima carne cotta alla piastra direttamente sul nostro tavolo, un buonissimo trancio di salmone e verdure. Tutto veramente buono e super abbondante! faccian una passeggiata digestiva arrivando ad un ponte carino su un fiume con papere e cigni e poi risaliamo in auto. Nel tentativo di addormentare i bimbi, allunghiamo la strada. e proviamo ad arrivare a Cabo de Roca a vedere il mare. Le mura del Castello do Mouros sono illuminate e la luce si riflette sulle nuvole creando giochi di luce. La strada però poi diventa sempre più buia e arrivati a Caso de Roca non riusciamo. distinguere nulla, tantomeno il mare! così decidiamo di tornare indietro senza foto… I bimbi però nel frattempo si sono addormentati e siamo riusciti a metterli a nanna senza risvegli!
Mercoledì 28 giugno
Ci alziamo e facciamo un’ottima colazione con l’aiuto della signora del B&B che ci fa anche da babysitter per i bimbi dando loro giochini e libretti. Stamattina si va a vedere finalmente CABO DA ROCA, il punto più ad ovest dell’Europa. Oggi il tempo non è dei migliori, ma per fortuna non piove e ad un certo punto esce anche il sole. Il vento non è fortissimo come tutti ci avevano preventivato per cui facciamo una bella passeggiata oltre il faro lungo la scogliera. Ovviamente mettiamo entrambi i bimbi nei marsupi per evitare il rischio di cadute giù da qualche sentiero…
L’acqua ha un colore spettacolare, le rocce rossastre risaltano e l’erba ha sfumature diverse ed è piena di fiori. Raccogliamo anche delle more che E. apprezza moltissimo! Il posto i piace veramente molto e, se non fosse per la vegetazione, ci ricorda un pò scogliere simili con prati verdi viste in Scozia qualche anno fa! Volendo c’è la possibilità anche di farsi fare un certificato che attesti la propria presenza nel punto più ad ovest d’Europa… noi abbiamo evitato!
Dopo la lunga passeggiata è ormai ora di pranzo, per cui andiamo a mangiare in uno dei ristoranti nel paesino, il Restaurante Refùgio da Roca. Mangiamo ottimo pesce (io) e un pollo un pò rinsecchito (marito e bimbi). Pagato un pò troppo per quanto abbiamo avuto, ma siamo forse in un paesino turistico e si nota.
Dopo pranzo ci dirigiamo alla prossima tappa: COIMBRA. Ci aspettano 2 ore circa di strada e i bimbi non chiudono occhio… Un pò provati arriviamo al nostro B&B, Jantesta Guest House. In assoluto il peggiore di questa vacanza! Non eccessivamente pulito, ma soprattutto vecchio e polveroso. Decisamente livello bassino. Ci sistemiamo un pò in “camera”, facciamo merenda con della frutta comprata lungo la strada e una bella doccia. Rinfrescati, prendiamo l’auto per avvicinarci al centro (siamo a 6km) e facciamo una bella passeggiata. Ci fermiamo a cena in un ristorante molto buono un pò fuori dal centro più turistico, Dux – Taberna Urbana. Mangiamo bene riso con pesce, riso con funghi e formaggio, caprese. Tutto molto abbondante e paghiamo il giusto! Facciamo poi una lunga passeggiata nel centro storico salendo i mille gradini fino all’Università. Coimbra è conosciuta soprattutto per l’Università più antica del Portogallo e una delle più antiche d’Europa. La città ci è apparsa piena di vita, con molti giovani seduti ai vari locali e bar. Passiamo sotto l’Arco di Almedina e iniziamo la salita. Belle le viette strette e ripide, ma molto molto faticosa la visita. Coimbra letteralmente si arrampica sopra la montagna, con infinite scale e scalette che portano alla Cattedrale e poi all’Università vecchia che domina tutto dall’alto. Io sono arrivata in cima molto provata e mi sono ripromessa di salire in auto l’indomani… Riscendiamo i gradini (tanti…), torniamo al B&B e finalmente nanna!
Giovedì 29 giugno
Dopo una colazione non eccezionale (si conferma la pessima impressione di questo B&B), andiamo verso il centro di Coimbra in auto per cercare di risparmiare almeno una parte delle scale! Parcheggiamo poco lontano dalla Cattedrale, così con una “breve” salita arriviamo all’Università.
L’Università vecchia, fondata nel 1288 a Lisbona e trasferita a Coimbra nel 1308, sembra un castello, racchiusa da mura, con una bellissima vista sulla valle. Presi i biglietti, visitiamo le antiche sale, ma rinunciamo a vedere la bellissima biblioteca perché il primo ingresso disponibile era già nel pomeriggio e non volevamo partire troppo tardi.
Finita la visita facciamo un “pic-nic” semplice con panini al prosciutto e formaggio e frutta. Poi scendiamo verso la Cattedrale che esternamente sembra una fortezza con mura merlate. Iniziata a costruire nel 1164 sulle rovine di una chiesa precedente distrutta da un attico musulmano, fu costruita proprio con un aspetto minaccioso e mura difensive. All’interno merita la visita soprattutto il bellissimo Chiostro che noi abbiamo dovuto visitare un pò in fretta perché erano in corso le riprese di un film! Usciti dalla Chiesa mangiamo un bel gelato e recuperiamo l’auto per continuare il nostro viaggio. Ora si va a Porto!
Arriviamo a PORTO in un’oretta e parcheggiamo in un parcheggio convenzionato con il nostro B&B Residencia Lis. La nostra stanza è carina, rinnovata da poco e pulitissima. Il padrone di casa sembra un pò strano, ma si rivela gentilissimo e parla anche italiano. Offre una merenda con pane e formaggio e frutta ai bimbi e ci dà consigli su dove andare e cosa vedere in città. Visto che siamo a 1,5km dal centro, pensiamo di andare a piedi.
Nel tragitto i bimbi si addormentano in marsupio e fanno un mini riposino. Man mano che ci avviciniamo al centro, la città si fa colorata e inizia subito a piacerci. Case dai colori pastello, facciate ricoperte di azulejos, palazzi storici, chiese, torri, piazze piene di fiori e colori. Bella! Sicuramente la città più bella vista in Portogallo e una delle più belle viste finora!
Arrivati alla Torre dos Clérigos scatto qualche milione di foto e ci sediamo a rilassarci su un bel prato punteggiato di ulivi proprio davanti alla torre, costruito rialzato sopra a negozi e bar. I bimbi si divertono a rincorrere i piccioni e a dar loro briciole di pane e biscotti. Sicuramente in questa vacanza abbiamo sfamato tutti i piccioni del Portogallo per i prossimi anni! La torre è uno di simboli della città, è alta 75m e si possono salire i suoi 240 gradini 😰 per avere una bellissima vista della città. Noi preferiamo ammirarla da sotto, anche perché ormai è ora di cena per cui andiamo a cercare un posto dove cenare. A fianco della torre c’è l’Iglesias dos Clérigos in stile barocco. Noi continuiamo la passeggiata addentrandoci nelle viette del centro e scegliamo A Sandeira do Porto, un posto che fa insalate, zuppe e panini particolari consigliato da tripadvisor con pochissimi posti a sedere e che ci fa aspettare un pò, ma ne vale la pena!
Dopo cena continuiamo la passeggiata fino alla Stazione dei treni di Sao Bento, un capolavoro ricoperto internamente da 551 mq di azulejos! Poi andiamo verso il ponte sul fiume Douro da cui si gode di una bellissima vista sulla città arroccata sulla collina e affacciata sul fiume e si vede il quartiere basso lungo il fiume con le casette caratteristiche e le barche attraccate. Il Ponte Dom Luis I è stato costruito nel 1886 da un ingegnere belga che aveva lavorato con Eiffel e lo stile si nota! Sopra camminano i pedoni e i treni, sotto le auto. P. non voleva più andar via perché voleva vedere i treni che uscivano dalla galleria e attraversavano il ponte! Dall’altra parte del fiume c’è Vila Nova de Gaia, un’altra città separata solo da fiume, dove hanno sede alcune delle principali aziende produttrici del vino Porto. Vista l’ora tarda decidiamo di tornare qui l’indomani e ci incamminiamo verso casa. La vista dal fiume è veramente bella e ci godiamo anche dei fuochi d’artificio!🎉 Da qui il rientro al B&B si fa lungo e ci mettiamo più di mezz’ora, ma ci godiamo la città illuminata.Tornati in camera mettiamo i bimbi a nanna (addormentati nei marsupi!) e scopriamo che il padrone di casa ci ha preparato una bottiglia di Porto e due bicchieri, così brindiamo a questa bellissima città e andiamo a riposare!
Venerdì 30 giugno
Dopo un’ottima colazione, prendiamo il bus subito davanti al B&B e scendiamo a Praça de Liberdade, la piazza centrale di Porto. Da lì facciamo una piccola passeggiata in centro e andiamo nuovamente a vedere la stazione dei treni per fare qualche foto in più alle pareti ricoperti di azulejos!
Poi ci dirigiamo alla Cattedrale costruita nel XII secolo sembra una fortezza in cima alla collina. Da qui si gode anche una bella vista su tutta la città.
Dopo la visita, discendiamo verso il fiume e riattraversiamo il ponte Dom Luis I per andare sull’altra sponda e godere della bellissima vista su Porto. Guardiamo le tipiche imbarcazioni che trasportano le botti di vino Porto e ovviamente P. è felice di vedere altri treni passare.
Sull’altra sponda arriviamo a Villa Nova de Gaia dove c’è una funicolare che porta al lungo-fiume pieno di localizzi, ristoranti e posti per degustare il vino. Noi però invece di mangiare lì, cerchiamo un posto sopra nella zona meno turistica e troviamo un ristorantino alla buona che si rivela ottimo! Si vede però che la zona è meno ricca e meno turistica e sembra di essere un pò in periferia…
Dopo pranzo torniamo verso il ponte e ci fermiamo ad un bel parco da cui si gode una vista magnifica sul fiume e e ci sono anche bei giochi per i bimbi che non se ne vogliono più andare! Convinti finalmente i bimbi, torniamo indietro a riprendere il bus e al B&B. Prima di andarcene però ci facciamo consigliare un buon negozio dove acquistare del vino Porto! Con la valigia più pesante lasciamo questa meravigliosa città, ma facciamo una tappa allo stadio del Porto, Estadio di Dragao, per accontentare il papà. Visita che si rivela però abbastanza deludente🙄 perché le guide non spiegano nulla e fanno semplicemente vedere il campo, gli spogliatoi e la sala stampa senza dire una parola! Peccato perché lo stadio in sé è bello e dopo le visite fatte all’Allianz Arena a Monaco e allo Stamford Bridge a Londra mi ero quasi convinta che vedere gli stadi non è poi così male!😜


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