Su e giù per il Portogallo II – da Tomar, all’Algarve e ritorno a Lisbona
Ed ecco la seconda parte del nostro viaggio in Portogallo!
Nel pomeriggio proseguiamo per TOMAR a cui arriviamo a sera dopo aver attraversato moltissimi boschi, tra cui anche alcuni bruciati nel terribile incendio delle scorse settimane. Vedere distese di alberi bruciati a fianco della strada fa apparire il paesaggio triste e desolato… Ci fermiamo a cena poco prima di arrivare, in una specie di Autogrill lungo l’autostrada, perché i bimbi protestavano per la fame! Il nostro B&B, Thomar Story Guest House, è carino, nuovo e centralissimo. Ci sistemiamo e usciamo a piedi a fare una passeggiata coi bimbi nei marsupi già in semi-nanna. La cittadina è carina, sembra uscita da un libro, circondata da un fiume, il Rio Nabao, casette bianche, vie strette, una Chiesetta antica e in alto, sopra una collina che sovrasta tutto, il Convento di Cristo, la nostra tappa di domani mattina! Torniamo al B&B coi bimbi addormentati e andiamo a nanna.
Sabato 1° Luglio
Ci alziamo e andiamo in centro a cercare un posto per fare colazione (la nostra Guest House stavolta non aveva colazione, ma eravamo comodissimi per uscire e cercare un bar)! Dopo una colazione con cappuccino (più che altro caffè-latte) e brioches, facciamo una passeggiata in centro e nel bellissimo parco collegato al fiume che circola il centro storico. C’è molto verde, giochi per bambini, canoe che percorrono i canali, è veramente un posto piacevole! Tra passeggiata e giochi nel parco, i bimbi non riusciamo più a portarli via e si fa quasi l’ora di pranzo. Così decidiamo di cercare un posto che apra presto e pranzare prima di andare a visitare il Convento. Ci fermiamo in un piccolo ristorante vicino al fiume, Tasquinha da mitas, e mangiamo del buon pesce con sugo e patate e del pollo con insalata.
Dopo pranzo recuperiamo l’auto e andiamo su al Convento di Cristo. Questo convento è un misto tra un Monastero, un Castello e una Fortezza, costruito in cima alla collina che sovrasta Tomar nel XII secolo dai Cavalieri Templari è stato dichiarato meritatamente patrimonio dell’Unesco. Vale veramente la pena venire qui a visitarlo! A me è piaciuto moltissimo, non si può fare a meno di sentirsi dentro un libro di Storia. Scale a chiocciola, mura e torri, sale dove i monaci pranzavano e dormivano, una cappella spettacolare piena di decorazioni dorate. Ci vuole quasi tutto il pomeriggio per visitarlo, ma ci sarebbe voluto ancora più tempo per vederlo con calma. Facciamo una pausa “merenda” al bar e risaliamo in auto. Ci attendono 2 ore abbondanti di auto per andare verso sud a vedere l’Oceano! I bimbi non vedono l’ora di andare in spiaggia!
Arriviamo a SINES che è già quasi sera, ma E. insiste tanto per andare subito al mare e così ci mettiamo il costume e andiamo direttamente in spiaggia! Prima facciamo tappa veloce al B&B, Allmar Hostel, per lasciare valigia e cambiarci. Qui, come tutte le ultime 3 sere, abbiamo speso di più della media di questo viaggio perché ho prenotato un po’ tardi in questi posti e le zone si fanno sempre più turistiche. Questo B&B è in una posizione bellissima, comodo alla spiaggia e con una vista mare spettacolare. Ma decisamente per servizi, vecchi arredi, tutto self-service, non vale proprio il prezzo speso (70€ a notte in 4… Contando che negli altri posti la media è stata 35-40€!). Sines è una cittadina con casette bianche decorate di vari colori pastello, arroccata su una collina, si affaccia sull’oceano che qui però è protetto da un golfo per cui l’acqua è limpida e calma. Per scendere alla spiaggia c’è una bella scalinata e la spiaggia è grande e ben organizzata con bar, bagni e docce (tutto a libero accesso!). Ci mettiamo vicino alla riva e E. corre subito in acqua, ma si blocca immediatamente quando sente la temperatura polare dell ‘acqua! 😰 Oltretutto fuori ci sono 25 gradi, non sufficienti per attutire il gelo dell’acqua. Ci sarebbe voluta la mutina per poter fare il bagno, ma la nostra vacanza non era improntata al mare (lo faremo ad agosto!) bensì a visitare il più possibile quindi non ci siamo preoccupati troppo 😅! Abbiamo giocato un po’ con la sabbia, ci siamo ibernati bene i piedi e siamo risaliti verso le 8 di sera per cenare. Ci fermiamo a mangiare davanti alle mura del castello che sovrasta la cittadina, in un ristorante un po’ particolare, Adega de Sines, con tavoli lunghi stile sagra paesana e cucina molto casalinga. La padrona di “casa” non sapeva l’inglese e ci ha fatto andare direttamente in cucina a guardare le pentole e scegliere cosa mangiare! Io ho mangiato uno spezzatino piccante ottimo, bimbi e marito hanno preso un pollo con patate e insalate, tutto buonissimo. Niente carta di credito ovviamente, solo contanti…😒 Impazziamo un po’ per tornare al nostro B&B perché le strade sono piene di biciclette sfreccianti per una gara ciclistica, e rischio un paio di volte di essere presa in pieno!😰 Facciamo una doccia, prepariamo i bimbi per la nanna e andiamo a fare una passeggiata a vedere il mare coi bimbi che si addormentano nei marsupi in pochi minuti (ormai il sistema è collaudato!😬).
Domenica 2 Luglio
Al mattino facciamo una buona colazione vista mare (tutto self-service compreso accesso alla cucina e preparazione del tavolo!). Non male per chi fa periodi lunghi, ma per un giorno solo e soprattutto considerando il prezzo più caro di posti decisamente migliori, ci ha parecchio deluso. In pochi minuti i bimbi sono pronti per la spiaggia! 😊 Il mare è molto bello stamattina, ma se possibile ancora più freddo della sera prima! 🙄 proviamo a bagnarci, ma è veramente dura… ❄️ in acqua non c’è praticamente nessuno e anche in spiaggia c’è poca gente e si sta benissimo! Facciamo un castello puntualmente distrutto da P. e una bella buca in cui nascondere le gambe. All’ora di pranzo facciamo una doccia in spiaggia e saliamo la lunga scalinata per andare a pranzo. Volevamo mangiare nello stesso posto di ieri che era piaciuto molto a tutti e soprattutto ai bimbi, ma è chiuso a pranzo… Allora ci siamo accontentati del ristorante di fronte, Restaurante o Castelo, sufficiente ma più caro e meno buono di quella della sera prima. Il pesce è buono e ci danno dei broccoli così dolci per contorno che i bimbi li divorano 😱! Però il personale non è particolarmente simpatico e il prezzo un po’ sopra la media per quanto abbiamo mangiato.
Dopo pranzo riprendiamo l’auto e proseguiamo il viaggio in direzione sud per fare una puntatina nella famosa costa dell’Algarve. Il caldo inizia a farsi sentire e ci fermiamo per una pausa gelato lungo la strada, qui siamo nel Parque Natural do Sudeste Alentejano e Costa Vicentina, e troviamo una Gelateria Vicentina veramente! Dentro c’è un italiano con la moglie, si sono trasferiti qui da poco proprio dalla provincia di Vicenza ☺️. Dopo la pausa, proseguiamo e arriviamo a SAGRES verso le 5 del pomeriggio. Il sole è ancora caldo, c’è un venticello piacevole e così lasciamo le cose in camera e andiamo subito in spiaggia. Anche questo B&B, Alojamento Local Mareta, non ci entusiasma, ma è vicinissimo al mare e un po’ la posizione si paga. Non ha la colazione, ma ha frigo e microonde se si volesse mangiare qualcosa in camera.
La solita scalinata ripida per raggiungere la stanza (praticamente trovata quasi in tutti posti…) e stavolta niente persiane, balconi o tende per cui sveglia all’alba l’indomani 🙄! Siamo nel centro di un piccolo borghetto con diversi bar, supermercato e subito sotto di noi, la scogliera con la spiaggia, Praia Mareta. Scendiamo alla spiaggia e ci accolgono delle belle onde. Sicuramente qui il mare non è adatto ai dei bambini, ma è molto bello da vedere. Vediamo molti surfisti e rimaniamo un pò ad osservare i principianti che provano e riprovano a riva a rimanere in piedi sulla tavola. Le scogliere sono rossastre e contrastano con il mare blu. E. è delusa perché non può fare il bagno, allora ci inventiamo giochi alternativi e facciamo una montagna di sabbia ricoperta di coniglie e sassolini (che piano piano diventano pietre!). I bimbi si divertono molto, e anch’io!😊
L’ora di cena arriva presto, anche se qui abbiamo preso orari decisamente da sud profondo e andiamo a cenare alle 9 di sera (10 ora italiana)! Facciamo una doccia veloce e andiamo alla ricerca di un ristorante italiano consigliato da Tripadvisor visto che P. ed E. erano ormai disperati per essere rimasti una settimana senza pasta. Il ristorante si chiama Mercearia 355 ed è gestito da due ragazze modenesi. Mangiamo bene: pizza margherita per i bimbi che per la prima volta in vita loro si mangiano mezza pizza a testa, tortelli e risotto rivisitati con ingredienti locali come i datteri e il formaggio tipico portoghese. Anche il dolce è molto buono! Dopo cena cerchiamo di allungare la strada per far addormentare i bimbi e passiamo davanti alla Fortaleza de Sagres, ma stasera non funziona (hanno dormito troppo in auto nel pomeriggio)! Così rientriamo al B&B e fatichiamo parecchio a convincerli a dormire, soprattutto P…
Lunedì 3 Luglio
Stamattina sveglia all’alba a causa della troppa luce che entra dalle finestre… 😒 così ne approfittiamo per andare a fare colazione presto in uno dei bar della piazza davanti al B&B. Fortuna che andiamo presto perché perdiamo un’ora buona visto che ci fanno aspettare un sacco 🙄! Poi prendiamo l’auto e andiamo a vedere la Fortaleza de Sagres, fortezza costruita da Enrico il Navigatore sugli scogli della punta più a Sud ovest del continente europeo. Dentro la fortezza non c’è molto da vedere, ma passeggiare dentro le mura permette di godere di una vista a dir poco spettacolare. Unico problema il sole caldissimo di stamattina che rende un po’ faticosa la lunga passeggiata all’interno delle mura😅!
Dopo la fortezza ci avviciniamo alla nostra tappa del pomeriggio e ci fermiamo per pranzo a Lagoa, una cittadina del sud con casette bianche e un sole accecante! 😰 Mangiamo pesce in abbondanza in un ristorantino scelto un po’ per caso, molto “rustico” ma nel complesso non male!
Subito dopo pranzo arriviamo all’ultima tappa a sud: Praia da Marinha! Il caldo micidiale non aiuta moltissimo, ma il posto è spettacolare. Scogliere rosse, un arco di roccia e falesie su un mare blu limpido! Percorriamo il sentiero lungo la scogliera per fare qualche centinaio di foto 😜 e poi andiamo alla spiaggia. Anche qui una lunga scalinata per scendere 😰! Tra l’altro scalinata abbastanza scivolosa per cui E. è caduta un paio di volte, quindi al ritorno ha preferito farla scalza bruciandosi un po’ i piedini!😅 Meglio forse con scarpe da ginnastica o sandali non troppo scivolosi…
Appena scesi dalla scalinata, sulla sinistra, c’è una grotta fresca e mio marito si rintana lì dentro per non bruciare al sole 😰…
Poco dopo ci chiama per farci vedere la sua scoperta: il corridoio stretto dentro la grotta porta ad una altra bellissima spiaggetta! Rientriamo nella spiaggia principale, il mare è mosso, ma io ed E. riusciamo a farci bagnare dalle onde che, fermate un po’ dalle rocce, sembrano arrivare meno minacciose. Comunque il mare è sempre abbastanza agitato e poco adatto ai bimbi. Infatti P., che solitamente si butta in riva senza paura, qui è terrorizzato e non vuole bagnarsi neanche i piedini e rimane al sicuro vicino al papà!😊 Facciamo una passeggiata sulla spiaggia e poi risaliamo la scalinata sotto un sole ancora implacabile. Appena arrivati ci precipitiamo a prendere dei gelati e qualcosa da bere 😅 e ripartiamo verso il nord.
Questo è il tratto più lungo fatto in auto durante questo viaggio, quasi 3 ore per arrivare a EVORA. I bimbi fortunatamente dormono un bel po’, stanchi per il mare, ma il caldo è fastidioso anche con l’aria condizionata. Il sole poi sempre dal lato di mio marito gli arrostisce metà viso tanto che decide di mettere la mia felpa come oscurante di parte del finestrino 😱… Arriviamo a Evora all’ora di cena eppure il caldo non accenna a diminuire: ci sono 36 gradi!😰 Dopo il fresco della prima settimana, sembra che il Portogallo abbia deciso di incenerirci gli ultimi 2 giorni! Parcheggiamo subito fuori dalle mura e ci addentriamo nella città diretti al nostro ultimo B&B, Evora Inn Chiado Design, molto carino e proprio nella piazza centrale, Praça do Giraldo. Il lunedì sera non ci aiuta nella ricerca di un ristorante aperto e così finiamo per andare in un ristorantino vicino al centro, Restaurante a Choupana, un po’ dubbiosi, ma mangiamo bene e a un buon prezzo. Dopo cena passeggiamo un po’ per il centro storico, l’aria è piacevole e il caldo è decisamente più sopportabile. Evora è una città ricca di Storia e allo stesso tempo piena di vita, ci sono locali e bar pieni di persone, le vie lastricate e ben tenute, i palazzi chiari e luminosi. Abbiamo poco tempo da passare qui, ma ci lascia una bella impressione. Stanchi della lunga giornata torniamo al B&B (ovviamente con una bella scalinata ripida) e andiamo a nanna!
Martedì 3 Luglio
Oggi è l’ultimo giorno di vacanza, ma abbiamo ancora così tante cose da fare e vedere che ci sembrerà una giornata lunghissima! Stamattina facciamo una passeggiata per il centro di Evora e decidiamo di visitare, per pura curiosità, il monumento più particolare di questa città: la Capela dos Ossos, a fianco della Chiesa di San Francesco. Questa cappella interamente ricoperta di ossa, un pò macabra in effetti, venne costruita nel XVI secolo da un monaco francescano che voleva far riflettere sulla fugacità della vita. Infatti la frase all’ingresso dice “Noi ossa che qui stiamo, aspettiamo le vostre”… inizialmente non ero sicurissima di andare a vederla perché temevo un pò la reazione di E. che invece sembra non essersi particolarmente impressionata anche se ha chiesto se tutti quando muoiono finiscono là… Ovviamente l’ho rassicurata e sembrava abbastanza convinta!
Purtroppo non abbiamo altro tempo per visitare la città perché dobbiamo andare a sistemare un pò l’auto, togliere sabbia e briciole e renderla presentabile per la riconsegna a Lisbona! Abbiamo un’oretta di strada, così sistemiamo l’auto ad un distributore munito di aspiratori e ci dirigiamo all’autonoleggio. Scopriamo anche un piccolo graffio fatto da una portiera e ci preoccupiamo un pò, ma al noleggio auto non dicono nulla, per fortuna! Dopo la riconsegna ci portano con la navetta all’aeroporto e lasciamo i bagagli al deposito (13€ per tutte le valigie e borse). Affamati andiamo a pranzare all’aeroporto nello stesso “ristorante” della volta precedente che non è per niente male! L’aereo è alla sera per cui abbiamo un bel pomeriggio libero da dedicare finalmente all’Oceanario di Lisbona per far contenti i bimbi!
L’Oceanario è all’interno del modernissimo quartiere
Parque Das Naçoes, costruito durante l’Expo del 1998. Qui si arriva con la metropolitana scendendo alla fermata Oriente. Si esce alla Gare do Oriente, progettata dall’architetto Calatrava e si arriva la grande Centro Commerciale Vasco de Gama. In questo quartiere moderno saltano all’occhio due alte torri, São Gabriel e São Rafael che ospitano appartamenti. Oltre all’Oceanario c’è anche un Museo della scienza, un complesso fieristico, un porto e una torre panoramica (ora diventata Hotel), la Torre Vasco da Gama, alta 140 metri. La torre è vicino al Ponte Vasco de Gama, anch’esso costruito in occasione dell’Expo, che con i suoi 17 chilometri e 200 metri è il ponte più lungo d’Europa.
Noi lo abbiamo attraversato per rientrare a Lisbona ed è veramente impressionante! Per raggiungere l’Oceanario si può andare a piedi attraversando tutto il parco, oppure prendere la funivia che passa sopra al fiume e attraversa tutto il parco. Noi arriviamo a piedi, il sole è veramente caldissimo, ma passeggiando sotto a viale alberato l’aria dà un minimo di refrigerio. Almeno qui non c’è l’afa terribile della pianura padana! L’Oceanario è uno degli acquari più grandi al mondo e ha una vasca immensa al centro in cui ci sono centinaia di pesci, squali, mante, coralli, stelle marine. Si parte dall’alto e si vede la vasca prima da sopra vedendo vari ambienti come quello delle lontre, dei pinguini, delle pulcinella di mare e poi si scende fino a terra vedendo la stessa vasca da sotto, immensa con tantissimi pesci, alcuni veramente immensi! Ai bimbi è piaciuto moltissimo e anche a noi!
Dopo l’Aquario, ritorniamo verso la stazione e ci fermiamo a mangiare un super gelato. Riprendiamo la metropolitana e in pochi minuti siamo all’aeroporto… orami la vacanza è quasi finita! Recuperiamo le valigie, facciamo il ceck-in e mangiamo qualche panino e frutta per cena. L’aereo parte un pò in ritardo, ma arriviamo all’ora prevista: mezzanotte! Di certo l’orario non era dei migliori per un volo coi bimbi, E. si addormenta invece P. passa tutto il tempo entusiasta del volo e non accenna a crollare. Si addormenta solo all’arrivo in aeroporto a Bologna. Volo sempre un pò difficoltoso, ma vacanza bellissima. Abbiamo visto tantissimo, fatto mille cose e i bimbi si sono divertiti, hanno partecipato, si sono stancati, hanno giocato e imparato e, come sempre, sono cresciuti con noi.


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