Allattamento 

Questo è un argomento molto difficile per tanti motivi. Innanzitutto io posso solo dare la mia esperienza di mamma che ha allattato, ma non sono medico o consulente di allattamento per cui se si hanno dubbi seri è necessario rivolgersi ad esperti. Io però ho trovato un aiuto enorme nel leggere l’esperienza e le difficoltà di altre mamme e quindi spero che anche la mia esperienza possa essere di aiuto a qualcuno. L’aiuto e le rassicurazioni maggiori che mi hanno aiutato nei momenti di difficoltà le ho trovate nel sito della Leche League Italia (http://www.lllitalia.org/) e invito caldamente ogni neo-mamma o futura mamma a consultarlo perché estremamente utile.
Le principali linee guida (se si possono chiamare tali) che mi hanno aiutato molto sono state:

  • I bambini vanno allattati a richiesta (che può essere dopo mezz’ora, 1 ora o 3 ore, ma è normalissimo allattare 10-12 volte al giorno nei primi mesi). Il latte viene prodotto da ghiandole che seguono la legge della domanda e dell’offerta: se il latte è richiesto, si segnala al cervello la necessità di produrne altro, se non è richiesto il corpo umano non spreca energie perciò ne produce via via meno. Un seno vuoto, se stimolato, produce più latte di uno pieno. Quando il seno é pieno arriva al cervello il segnale di bloccare la produzione, se è vuoto arriva quello di aumentare la produzione! Magari ci vogliono giorni per tarare la produzione giusta, anche settimane, ma poi diventa via via più facile. Ci sono sempre momenti di sconforto in cui si pensa che il latte non sia sufficiente (i commenti degli altri poi non aiutano mai), ma quasi sempre attaccando il bimbo correttamente tutte le volte che lo chiede, la produzione verrà stimolata e si riuscirà ad avere il latte necessario. Per allattare a richiesta si deve fare attenzione ai segnali della fame: sciocco della  lingua, testa che di gira come a cercare  qualcosa, mani  succhiate.Il pianto è l’ultimo segnale e andrebbe evitato perché un bambino così affamato sarà più  nervoso e stanco, meno disposto ad attendere l’arrivo del latte e si ingozzerà con il primo latte senza mangiarne la quantità corretta.
  • L’attacco corretto è molto importante. Il bimbo non deve prendere in bocca il capezzolo, ma buona parte dell’aureola. La bocca deve essere messa a pesciolino con le labbra in fuori e le guance rientrate come se fosse sotto vuoto. Bisogna puntare il naso del bimbo verso il capezzolo in modo che prenda un’ampia porzione di seno oltre al capezzolo. Se la posizione non è corretta si provocano le ragadi (dolorosissime e molto diffuse per le prime settimane di allattamento) e non si ha una corretta suzione e una giusta stimolazione del capezzolo. Non sempre si riesce subito a raggiungere questa posizione per cui ci vuole pazienza ed eventualmente è importante avere qualcuno che ci aiuti subito dopo il parto (ad esempio una brava ostetrica). Se il bimbo si attacca in modo scorretto bisogna staccarlo delicatamente mettendo un proprio mignolo nella bocca per togliere l’effetto ventosa e non farsi male e si deve aiutarlo pian piano a posizionarsi bene.

da gravidanzaonline.it

 

  • Per capire se un bimbo beve latte a sufficienza dopo i primi 3-4 giorni, dovrebbe bagnare circa 5-6 pannolini al giorno e fare dalle 2 alle 5 scariche. Non ha senso fare la doppia pesata né pesarlo tutti i giorni perché la crescita può non essere lineare e pesare un bimbo prima o dopo un’evacuazione può fare oscillare il peso. Dopo il quarto giorno di vita un bimbo che assume latte a sufficienza cresce di circa 140-220 grammi a settimana. La cosa migliore è seguire le indicazioni del pediatra e farlo pesare solo alle visite previste, che saranno più frequenti se serve altrimenti non c’è alcuna necessità!
  • Il latte materno non è sempre uguale. Il latte materno varia moltissimo sia all’interno di una stessa poppata, sia a seconda delle ore del giorno, sia con la crescita del bambino. Il latte dei primi giorni è un liquido denso e giallino che si chiama colostro ricchissimo di calorie e anticorpi. È importantissimo attaccare il bimbo anche se sembra non uscire nulla perché poche gocce di colostro sono fondamentali e possono essere sufficienti per il suo stomaco ancora minuscolo. Inoltre più spesso si stimola il seno con la suzione, prima arriverà la montata lattea. Dopo la montata lattea, semplificando un po’, il latte di ogni poppata sarà composto da una prima parte (primo latte) più trasparente e dissetante e da una seconda arte più bianca e grassa. È importante che il bambino prenda anche il secondo latte perché altrimenti verrebbe solo dissetato, ma non nutrito a sufficienza. Anche se può capitare che il bimbo abbia effettivamente solo sete e si stacchi subito e dopo poco chieda di nuovo di poppare! Inoltre spesso quando i bimbi sono più grandi, la durata delle poppate si accorcia molto perché la suzione si fa più vigorosa e in pochi minuti riescono a prendere tutto ciò che serve. Ma anche questo è soggettivo e dipende dal bambino e dal modo di produzione del latte della mamma.
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