Sbarco in Normandia, assaggio di Bretagna e tappa nella Loira!

Eccomi qui! Tornata dal super tour! percorsi 3.600km, sopravvissuta in camper con 2 bimbi e con un tempo avverso ☔️☔️… Esperienza un po’ stancante (come ogni vacanza coi bimbi… ma in realtà intensa come ogni mia vacanza ) e bellissima!

Giorno della partenza: casa – Susa (439km)

L’obiettivo era partire venerdì dopo pranzo, uscendo presto dal lavoro, in modo da recuperare mezza giornata e, soprattutto, approfittare del pisolino pomeridiano dei bimbi. Il camper era stato preparato la sera prima, sono uscita presto dal lavoro e arrivata a casa pronta per partire subito, invece arriva l’imprevisto dell’ultimo momento  e il gradino del camper non si chiude più! Così dopo mezz’ora a cercare di farlo funzionare, si fa tappa dal meccanico. Primo giorno di vacanza passato dal meccanico a sciogliersi al caldo e all’afa.. Riusciamo a partire prima di cena coi bimbi un po’ nervosetti e già stanchi. Dopo una sosta per cena e tirare un po’ il fiato, i bimbi si addormentano esausti e arriviamo ormai a mezzanotte in zona Susa dove ci fermiamo per la notte in un’area di sosta di fronte alla Chiesa.

I giorno: Susa – Moncenisio – Gurgy (Borgogna) (564km)

imageOggi giornata di puro viaggio! Sosta al Moncenisio per ammirare il panorama e fare una passeggiata ristoratrice post-curve terribili del passo. Abbiamo scelto il Moncenisio per non pagare il salasso del Frejus che col camper è costosissimo e, non tornando entro i 7 giorni, non potevamo usufruire di nessuno sconto. Comunque la strada è ottima, nessun problema di percorribilità col camper, solo molte curve da tenere in conto!

imageSosta pranzo a Chambery. Facciamo una breve passeggiata alla ricerca di un ristorantino carino e alla fine non scegliamo benissimo e il posto scelto non si dimostra di grande qualità, ma recupera con un buonissimo dolce! Dopo mangiato facciamo una breve passeggiata e E. e P. fanno un giro in una di quelle belle giostre a cavalli in stile “retrò”.

Infine, arrivo in serata a Gurgy, in area di sosta municipale lungo il fiume (foto). Cena tranquilla e poi meritato riposo.

II giorno: Gurgy – Parigi – Rouen – Etretat (368km)

imagePasseggiata mattutina a far vedere ai bimbi le barche sul fiume. Ci godiamo il paesaggio che non avevamo notato la sera prima e ci fermiamo per qualche foto e una colazione al bar del paesino successivo con un bel ponticello coi fiori (a Moneteau – vedi foto).

imagePer pranzo siamo in zona Parigi e decidiamo di accontentare E. che voleva vedere la torre Eiffel (foto!) e così cerchiamo un parcheggio in centro … senza considerare che è giornata di Francia-Irlanda agli europei . Per cui centro città blindato, parcheggi per camper impossibili da trovare e rischio di multa per parcheggio errato durante il pranzo… Ma alla fine troviamo un fantastico parcheggio camper di fronte alla ruota panoramica in Avenue Charles Girault! Passeggiata lungo la Senna (coi bimbi addormentati in mei tai e marsupio), arrivo davanti alla Torre Eiffel che lascia a bocca aperta E. appena risvegliata, prima di accorgersi della giostrina con cavalli lì davanti . Giro di rito (il primo di una lunga serie in ogni città che troveremo ) e poi super crèpe alla Nutella.

Ci fermiamo per cena in un’area verde dell’autostrada. Le autostrade in Francia hanno spesso delle belle aree di sosta attrezzate per i camper (carico, scarico) e con piacevoli aree pic-nic dove mangiare su tavoli all’aperto e giocare coi bimbi (ci sono giochi per bambini o almeno un bel prato per un pallone!).

imageIn tarda serata arriviamo a Rouen. Visto che i bimbi non dormono, passeggiamo per il centro e ammiriamo la bellissima cattedrale fino a che inizia, inaspettato, un incredibile spettacolo con immagini proiettate sulla facciata della cattedrale (foto). Un serpente che si muove, un’invasione di navi vichinghe, un incendio e una guerra. Incredibile e spaventoso (per E. soprattutto che si è un po’ impressionata). Appena rientrati in camper i bimbi si addormentano, così decidiamo di arrivare a Etretat e fermarci all’area di sosta municipale per essere già lì la mattina successiva. ☺️

 

III giorno: Etretat – Honfleur – Arromanches-Les-Bains (149km)

imageLa mattina ci svegliamo con un cielo che promette pioggia, ma ottimisti ci incamminiamo verso in centro di Etretat e verso la spiaggia per vedere le famosissime scogliere. Nonostante un po’ di pioggia sottile che andava e veniva e cielo grigio, il paesino è molto carino e le scogliere rimangono spettacolari. Passeggiamo un po’ sulla spiaggia composta di ciottoli su cui si sprofonda un po’ e che rendono difficile il camminare (e fare foto!), soprattutto con le mie ballerine adattissime al clima piovoso…😅 Poi prendiamo il sentiero di sinistra che sale sulla Falesia di imageAval (foto) e ne vale veramente la pena. Il sentiero è semplicissimo, ma ovviamente E. si è stancata presto della salita e ad un certo punto è voluta salire in spalla del papà, P. invece se ne stava comodo nel mei tai e ha ronfato quasi tutto il tempo. Una volta scesi, abbiamo fatto giocare un po’ i bimbi nelle giostrine fronte spiaggia e poi ci siamo diretti a pranzare in un’ottima creperia.

imageNel pomeriggio, attraversiamo il Ponte di Normandia (foto)diretti ad Honfleur. Il ponte lungo più di 2km, attraversa la foce della Senna, ha un’aria leggera con la sua alta curva sinuosa e i cavi d’acciaio sospesi come 2 vele bianche alte più di 100metri. A noi è piaciuto molto, ma bisogna considerare che per passare in questo tratto di autostrada si paga molto (5.2€ per pochissimi km!).

imageHonfleur si rivela un piccolo porticciolo carino con casette e barche colorate che si riflettono in acqua (foto) con mille riflessi immortalati da famosi impressionisti come Monet e Boudin. Facciamo una passeggiata e mangiamo un gelato in un bar selezionato accuratamente da mio marito tra quelli con la TV più evidente da fuori per seguire la partita Italia-Spagna . imageDopo il gelato io abbandono il marito alla sua partita e faccio una bella passeggiata coi bimbi con giro nell’ennesima giostra (ci ha fotografati durante l’intervallo della partita… Che non pensiate si sia distratto prima 😒😜😜)! Poi cena veloce e ci dirigiamo verso Arromanches per essere pronti in giorno successivo a vedere le spiagge del D-day.

IV giorno: Arromanches-Les-bains – Omaha beach – Sainte-Mère-Eglise – Le Mont Saint-Michel – Saint-Malo (253km)

imageStamattina decidiamo di fare una super colazione con brioches e  pane e Nutella in un bar ad Arromanches. Poi, grazie alla bassa marea, passeggiamo per la spiaggia immensa dove si possono vedere e toccare i resti dei pontili galleggianti costruiti dagli inglesi e utilizzati per lo sbarco. La spiaggia è molto bella (foto) e nel silenzio e nella calma del mattino, fa un certo effetto pensare a tutto quello che è successo lì pochi decenni fa, ai morti che ci sono stati. Per chi volesse immergersi maggiormente nel ricordo dello sbarco e conoscerne meglio i dettagli, lì vicino c’è il museo dello sbarco e Arromanches 360 (proiezione a 360 gradi di video e filmati d’epoca sullo sbarco). Noi coi bimbi abbiamo preferito evitare.

imagePoi proseguiamo diretti verso la più famosa Omaha Beach e il Cimitero americano (a Colleville-sur-mer). Questa spiaggia è stata immortalata in moltissimi film che ricordano la tragedia terribile dei soldati sbarcati che venivano uccisi dai soldati tedeschi appostati nella parte alta della spiaggia. Si calcola che qui ci furono circa 3.000 vittime durante lo sbarco. Un numero impressionante che si può immaginare guardando la commovente distesa di croci bianche del cimitero americano che si affacciano sulla spiaggia dove hanno perso la vita (foto). Nel cimitero incuriosiscono le croci con la stella a 5 punte a distinguere quelle degli Ebrei dalle altre. Il cimitero è a tutti gli effetti territorio americano ed è evidentemente molto sentito dagli americani. Vediamo una donna lasciare rose su una tomba (forse di un nonno), assistiamo ad una commemorazione con reduci di guerra. Nell’aria echeggia l’inno americano. C’è anche un memoriale che ricorda, in scala ridotta, il Lincoln Memorial di Washington. A pranzo ci fermiamo qui nel bar americano che si trova prima di accedere al cimitero dove cucinano ottime salsicce e costine alla griglia con patatine, un misto tra un barbecue all’americana e qualche tocco francese. Pranzo ottimo!

imageDopo pranzo passeggiata lampo a Saint-Mère-Eglise per fotografare la chiesa con il manichino di un paracadutista appeso a memoria del soldato americano rimasto per interminabili ore appeso al campanile mentre sotto i tedeschi si riunivano nella piazza (foto). Scene indimenticabili del mio film preferito sullo sbarco in Normandia, “Il giorno più lungo”. Unico film di guerra che posso rivedere mille volte.

imageNel pomeriggio arriviamo in vista di Mont Saint-Michel. Già da lontano si vede una montagna incantata, come un castello delle fiabe, che sembra emergere oltre i campi e i prati (foto). Si può parcheggiare il camper nei parcheggi previsti (un po’ costosi ma comodi) e prendere la navetta (inclusa nel prezzo del parcheggio) che ti porta ai piedi della rocca (foto). Complice il cielo grigio che prometteva ancora pioggia e l’ora tardo-pomeridiana, le stradine non erano troppo affollate di turisti e abbiamo potuto godere quasi indisturbati del fascino di imagequesto posto. In certi momenti sembra veramente di essere dentro qualche racconto medievale, soprattutto quando si arriva all’abazia e se si cerca di ignorare il più possibile i mille ristorantini “acchiappa il turista di turno”. Noi abbiamo visto l’isola in un momento di bassa marea per cui era circondata da sabbia, ma comunque si ha la sensazione che emerga dal mare. L’alta marea era prevista per le 2 di notte quindi abbiamo declinato .

In serata, dopo una cena in camper, abbiamo raggiunto il parcheggio municipale di Saint-Malo e ci siamo addormentati velocemente .

V giorno: Saint-Malo – Dinan – Cap Frehel – Ploubazanlec (169km)

Mattinata al supermercato per recuperare un po’ di viveri e praticamente sbanchiamo il supermercato comprando mille cose per bambini. I francesi decisamente hanno un reparto bimbi al supermercato che è mille volte migliore del nostro… Si vede che fanno più bimbi! Ho trovato dei super bavaglini col colletto che si infilano in modo facile, ma a differenza di quelli con l’elastico, rimangono adesi sul collo! Poi vasino carino per P. (che pensa sia una vasca da bagno in miniatura e cerca di entrarci dentro)… Un seggiolino da viaggio con vassoio da fissare sulle sedie (usato anche sulle panchine e in camper con successo). E così via… Altro particolare dei supermercati francesi è la temperatura a dir poco polare in tutto il supermercato (non solo nella zona banco frigo) per cui E. ne è uscita con super raffreddore e tosse che la notte seguente ci farà impazzire. Infine,ultima cosa degna di nota, una zona formaggi che occupa un’intera corsia e oltre. Ovviamente abbiamo comprato anche qualche formaggio e un bel po’ di tipi di sidro di mele.

imageDopo questa pausa necessaria, ci dirigiamo verso il centro di Saint-Malo e, ovviamente, inizia a piovere. Parcheggiamo all’inizio del lungomare e, muniti di marsupi e k-way, ci incamminiamo verso le mura. Il lungomare (foto) è molto bello, nonostante il tempo. C’è alta marea e il forte vicino alla costa si erge come un’isoletta in mezzo al mare. Quando c’è bassa marea, il forte è raggiungibile a piedi. Arriviamo alle mura della città e la pioggia si fa insistente per cui decidiamo di approfittarne per pranzare. Ci fermiamo così in una creperia e scegliamo delle buonissime galettes (le crèpes salate fatte con farina di grano saraceno). Mio marito ovviamente sceglie la più leggera con formaggio di capra!  Concludiamo con crèpes dolci e torniamo a passeggiare per il centro visto che sembra aver smesso di piovere. Ennesimo giro in giostra a cavalli per E. e poi torniamo al camper.

imageBreve sosta a Dinan, paesino dal centro storico (foto) caratterizzato dalle vecchie case a graticcio spesso con porte e balconi colorati. E. e P. si sono appena addormentati per cui scendo solo io a fare qualche foto, mentre mio marito ne approfitta per riposarsi un po’.

imagePuntiamo Fort-la-latte, fortezza costruita su una scogliera, ma sono le 18 e ha chiuso da poco. Perciò decidiamo di cenare li fuori nel verde e proseguiamo il viaggio verso Cap Frehel  dove ci godiamo il faro (foto) e la spettacolare scogliera all’imbrunire.

La sera c’è luce fino a tardi e i bimbi faticano a dormire presto, ma finalmente si addormentano verso le 23 e decidiamo di fare un altro pezzetto di strada verso Paimpol. Lì non troviamo posto nelle aree camper e alla fine ci fermiamo nella vicina Ploubazanlec. L’area di sosta qui però è un po’ in pendenza, quindi servirebbero i blocchetti per non aver problemi con gli scarichi dell’acqua.

VI giorno : Ploubazanlec – Ploumanach – castello di Chenonceaux (500km)

imagePasseggiata nel paesino per prendere delle ottime pain au chocolat per colazione. Comprati anche dei super macarons . Poi diretti a Ploumanach e alla costa di granito rosa. Parcheggiamo nel centro del paesino, non lontano dal porticciolo e dal sentiero che sale verso il faro. Facciamo una bella passeggiata lungo la costa verso il faro dove si vedono massi di granito rosa tondeggianti (foto) che emergono qua e là tra i fiorellini viola di erica selvatica e poi dall’acqua. I bimbi hanno fame, e anche noi, per cui ci dirigiamo nel porticciolo alla ricerca di un ristorantino – creperia (Le Bistrot du Port) con ottimi commenti su TripAdvisor. E non ci delude! Mangiamo buonissime galettes, fantastiche cozze con le patatine (mousse frites – foto!),  gamberoni e cappesante. imageInfine, chiudiamo con una crèpe alle mele caramellate. Dopo pranzo passeggiamo per il porticciolo (foto) e E. si ferma incuriosita  ad osservare i pescatori sulle rocce.

imageTornati al camper i bimbi si addormentano stanchi e decidiamo di fare più strada possibile in direzione sud per non dover fare troppi km l’indomani. Ci fermiamo a cena in una bellissima area verde dove i bimbi giocano sull’erba e fanno conoscenza con una simpatica bimba francese. In tardissima serata arriviamo al Castello di Chenonceaux e ci appostiamo nell’area di sosta lì vicino che, purtroppo, si trova di fianco ad una ferrovia . Io e i bimbi dormiamo tranquilli, ma mio marito asserisce di aver sentito il treno passare 2 volte oppure erano brutti sogni da eccesso di km e sidro .

VII giorno: Castello di Chenonceaux – Violay (Lione) (411km)

imageStamattina siamo pronti alla visita del Castello (foto). Oggi il cielo è nuvoloso, ma le temperature sono in aumento e si sente che stiamo scendendo verso sud. Il Castello è molto bello e gli ambienti sono sfarzosi ed esattamente ricostruiti con gli arredi dell’epoca. Le cucine ci sono piaciute tanto perché molto luminose e con un affaccio sul fiume da fare invidia ai piani superiori! L’esterno anche è molto interessante, con il giardino di rose, un bosco, il fiume che scorre sotto il castello, l’orto e il vivaio, il laghetto con le anatre e i cigni e, soprattutto, gli asinelli che sono piaciuti moltissimo a E.

imageA pranzo con un bel sole finalmente, ci fermiamo a fare un pic-nic in una delle nostre amate aree di sosta con tanto verde lungo l’autostrada. I bimbi, soprattutto P., fanno amicizia con due bimbe e il loro simpatico cane. In serata arriviamo vicino Lione e ci fermiamo in un’area di sosta al paesino di Violay. Cena e meritato riposo! Domani si rientra in Italia!

VIII e IX giorno: viaggio di ritorno  (circa 775km)

imageIl rientro è stato fatto in tutta calma! Mattina colazione con il nostro pain au chocolat e saccheggio del panificio del paesino vicino all’area di sosta! Praticamente 2 case, una chiesa, un panificio e la sosta camper! Pranzo in una delle solite aree verdi e poi proseguiamo il viaggio di rientro avvicinandoci  al Moncenisio con un super temporale. Dopo la pioggia il sole fa emergere un paesaggio bellissimo con colori incredibili dell’acqua del lago! Ci fermiamo a fare delle foto e ci rinfreschiamo parecchio visto che qui in alto con sono 10 gradi ❄️❄️.

Arriviamo nel pomeriggio a Torino dove abbiamo dei parenti che ci ospiteranno e con cui passare una bella serata tra pizza, bimbi e partita (persa) di Italia – Germania agli europei!

Il giorno dopo rientriamo a casa tranquilli e con il miglior pranzo della settimana all’Autogril di Rho! Ottimo cibo con ingredienti freschi e seggiolone molto carino preparato per i bimbi con piattino-bicchiere ☺️!

Finisce qui il nostro tour (de Force!) che ci lascia tantissimi bei ricordi! E. parla ancora di tutto ciò che ha visto, dalla Torre eiffel ai castelli e P. sembra voglia fare lo stesso visto che borbotta di continuo frasi incomprensibili!😂

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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