Lunedì 25 giugno
Ecco la seconda parte di questo viaggio: arriviamo in Danimarca!
Al mattino entriamo nel Porto di Puttgarden e in pochissimi minuti ci imbarchiamo in direzione Danimarca. Costo del passaggio camper in 2 adulti e 2 bimbi (uno solo pagante) circa 100€. In 40 minuti di traversata tranquilla sbarchiamo a Rodby.
Subito la Danimarca ci accoglie con un timido sole, prati verdi, ponti sull’acqua e casette caratteristiche. Restiamo particolarmente colpiti dai banchetti davanti a molte case che vendono cestini di frutti di bosco, patate e ciliegie. Tutto rigorosamente self-service con posto dove lasciare i soldi! Ci fermiamo a pranzo in una bella area picnic in riva al mare con tavoli e giochi per i bimbi. Subito dopo pranzo ripartiamo e attraversiamo altre distese di prati e dolci colline e
arriviamo al carinissimo paesino di Stege. Qui seguiamo le indicazioni per le scogliere di Monsklint, famose scogliere bianche che scendono a picco per 120 metri fino al mare. Arriviamo al parcheggio (costa 7€) alle 16.30 e purtroppo è troppo tardi per poter entrare nel Geocenter (piccolo museo sulle scogliere e l’ambiente Marino), che sembra essere veramente interessante per i bimbi. Ci avviamo direttamente alla lunga scalinata che, con 500 gradini di legno in mezzo ad un bosco, ti porta ai piedi della scogliera di gesso bianco. Vicino alla scalinata le alghette in riva al mare e i moschini non rendono l’acqua molto appetibile, ma continuando la camminata sotto la scogliera il paesaggio fa scordare l’acqua nordica e il bianco delle scogliere contrasta con il cielo grigio e il mare scuro.
Delle anatre ci vengono a salutare e ingrassano sicuramente un po’ grazie ai nostri cracker!
Dopo una lunga camminata ai piedi delle scogliere alla ricerca del sentiero più pianeggiante per il rientro, ci rinunciamo e risaliamo i 500 gradini che al ritorno sembrano il doppio! Solo E. è così soddisfatta di essere riuscita a farli senza aiuto all’andata, che la fa tutta anche al ritorno senza un lamento! Io con P. in spalla invece ero prossima allo svenimento. 😰 Rientriamo in camper e, dopo una doccia ristoratrice, ceniamo in una bella area di sosta in mezzo al verde. Dopo cena partiamo in direzione Copenhagen e in poco più di un’ora siamo là! Visto che il campeggio prenotato per stasera (DCU Copenhagen camp) è sfumato a causa di un disguido, parcheggiamo assieme ad altri camper in un’area semi-abbandonata vicina al centro che un tempo era adibita a campeggio e ci addormentiamo!😊
Martedì 26 giugno
Ci svegliamo presto con un bellissimo sole caldo e ci incamminiamo verso il centro. Siamo a poco più di 1km dal Parco Divertimenti Tivoli quindi ci sembra un’impresa semplice (dopo aver attraversato tutta la città fino al porto non ci sembrerà più tanto una buona idea!)😅. Arriviamo alla Stazione Centrale e ci fermiamo per una sosta colazione al bar dove mangiamo muffin al cioccolato, cappuccino e frullati di frutta che erano veramente allettanti. Il conto è un po’ altino, ma eravamo preparati al salasso in Danimarca per cui non è stato troppo traumatico.
Siamo davanti al Tivoli, ma non abbiamo previsto di entrarci vista la breve sosta a Copenhagen e i costi elevati e visto soprattutto che i parchi divertimento non rientrano decisamente nei miei interessi! 😊
Così arriviamo in pochi minuti alla Piazza del Municipio, la Radhuspladsen, con la bella fontana coi draghi. I bimbi sono entusiasti del caldo e del sole (finalmente) e giocano a spruzzarsi, gli edifici caratteristici sono belli e usiamo l’entrata gratuita al Municipio per usufruire dei pulitissimi bagni 😉.
Poi proseguiamo la passeggiata lungo lo Stroget e le vie del centro. Le fontane sono tutte nostre, le casette colorate e il sole rendono l’atmosfera super! Ci fermiamo a mangiare in un pub pollo, insalata con tonno e pizza e il prezzo è accettabile con qualità ottima! Ricaricati, arriviamo alla Rundetaarn (la vecchia torre di pietra), e saliamo fino alla cima. La vista, complice anche il cielo limpido, ci piace moltissimo! Per ora Copenhagen si merita un bel voto 10! 😊
Proseguendo ci imbattiamo per caso in un bellissimo parco giochi con sabbia e giochi d’acqua. I bimbi camminano scalzi e si bagnano completamente divertendosi come dei matti! Fatichiamo non poco a farli cambiare e asciugare e a farli proseguire verso il Castello di Rosenborg.
Ma appena arrivati al fossato del Castello lo scopo di sfamare i pesci per i prossimi anni a venire diventa il nuovo obiettivo primario (fortuna che la scorta di cracker in camper era ampia). P. non si sposta più dal fossato e dai prati , E. immagina di essere una principessa delle favole. Alla fine per farli proseguire, diamo l’obiettivo gelato al porto e si continua!😊 Vista l’ora pomeridiana, P. si addormenta in spalla e passiamo per l’isola di Slotsholmen e il Christianborg Slot (attuale sede del Parlamento e delle udienze reali).
I giardini con fontana davanti alla biblioteca, la Kongelige Det Bibliotek, sono bellissimi. Ci godiamo i fiori, la vista degli uccelli e i pesci (altri cracker!) e ci rilassiamo un po’ all’ombra.
Arriviamo al Nyhavn, il porto storico della città, con un’altra breve passeggiata. Le case colorate che si riflettono nell’acqua sono bellissime, scatto mille foto alle barche e alle case e poi ci godiamo un meritatissimo gelato e i waffel al cioccolato!😊
Continuiamo la nostra lunghissima passeggiata verso Amelienburg e anche qui il Parco vicino al Porto e le fontane sono tutte nostre! Finalmente arriviamo vicino alla Sirenetta, ma deviamo per il Kastellet (un vecchio forte militare con le mura a forma di stella e un bel parco con un mulino ricostruito). La stanchezza inizia a farsi sentire, ma i bimbi sono entusiasti del mulino e P. ovviamente dei cannoni!
Infine arriviamo alla statua della Sirenetta su una roccia nel mare dietro una folla di turisti pronti alle foto! Non mi aspettavo molto perché tutti ne parlano in modo abbastanza deludente e invece a noi è piaciuta! E ovviamente abbiamo rischiato il bagno di gruppo in mare pur di farci la foto!🤪 Per non parlare del racconto della storia della Sirenetta per tutta la serata…
Giornata lunghissima decisamente da suddividere in più giorni avendone il tempo. Copenhagen offre tantissimo ed è una città molto piacevole. Con più giorni si sarebbe potuto fare molto altro (e magari ci torneremo per farlo!).
Elenco qui alcune cose nella mia lista delle cose “mancanti da fare” per chi fosse interessato:
- Entrare nel Museo Nazionale che ha una parte dedicata ai bambini (Children Museum);
- Visitare il Museo “Replay’s believe it or not” che raccoglie le stranezze della natura e dell’uomo e ha una parte dedicata ad Andersen;
- Noleggiare una di quelle bellissime bici con carrettino per i bimbi e percorrere un tratto dell’Harbour Circle, una ciclabile di circa 13 km, che inizia proprio vicino a Nyhavn;
- Pranzare al Reffen (Copenhagen Street Food), un mercato enogastronomico a Paper Island;
- Fare uno dei Canal Tour per vedere la città dall’acqua;
- Goderci meglio i parchi, i giardini e le aree gioco;
- Andare a vedere il particolare quartiere di Christiania (città libera fondata negli anni ’60 da hippie e anarchici);
- Visitare l’Experimentarium (il museo della Scienza dedicato alla sperimentazione, tutto è da toccare e provare! In particolare dicono sia divertente per i bimbi più piccoli la parte finale dedicata alle bolle di sapone!);
- Entrare al Tivoli 🤪 (un parco divertimenti nato nel 1800 con giostre antiche e moderne);
- Fare una gita al Castello di Kronborg (la fortezza di Amleto) nel punto più vicino alla Svezia;
- Eventualmente percorrere coi mezzi pubblici il Ponte di Oresund e fare una gita a Malmo (i prezzi in auto o camper sono un salasso!)😜
Alla sera, dopo cena, ci siamo diretti ad Odense e in un paio d’ore eravamo in centro città! È stato bello vedere il tramonto sul mare quasi a mezzanotte mentre attraversavamo il ponte che collega l’isola di Sjælland (Isola maggiore della Danimarca dove si trova la sua capitale) all’isola di Fyn (o Fiona). Abbiamo parcheggiato vicino al centro in un’area parcheggio di un tranquillo quartiere residenziale e ci siamo messi a nanna!
Mercoledì 27 giugno
Ci svegliamo con un po’ più di tranquillità vista la stanchezza accumulata il giorno prima! Facciamo una bella colazione e ci incamminiamo verso il centro attraversando un parco lungo il fiume. Odense ci appare subito una cittadina piccola, a misura d’uomo, anzi a misura di bambino.
Prati e parchi, giochi per bimbi ad ogni angolo, riferimenti alle favole di Andersen ovunque! In centro abbiamo visto bimbi che giocavano scalzi con il retino sul fiume, sembra un posto magico, di altri tempi. Non c’è niente di eccezionale da vedere, ma è una città veramente piacevole. I miei bimbi credo si sarebbero trasferiti lì su due piedi se non fosse stato per il problema che “non parlano in Italiano!”.
Si possono seguire le impronte rosse sulla strada che permettono di percorrere un itinerario che tocca i punti turistici principali. Portano alla Casa di Andersen, al Museo di storia ecc. All’ufficio turistico oppure in uno dei Musei della città, è possibile richiedere la mappa di Andersen con le principali attrazioni legate al famoso scrittore. In ogni attrazione viene messo un timbro e con 3 timbri si ottiene in regalo un soldatino di piombo oppure una ballerina. Per i più tecnologici c’è anche un app che fa fare una specie di caccia al tesoro per le vie del centro alla ricerca di pannelli sulle fiabe di Andersen. Vanno fotografati e caricati sulla app e si riceve in regalo un libretto di fiabe di Andersen via e-mail. Noi abbiamo trovato solo qualche pannello per caos, seguito qualche impronta e vagato un po’ per caso! Ad ogni angolo della città c’è un parco giochi e sono tutti bellissimi.
Ne abbiamo trovato uno a tema Brutto Anatroccolo (e via a raccontare la favola ai bimbi), uno del soldatino di piombo (altra favola!), un parco giochi con camion dei pompieri e casa con scalette per salire a spegnere l’incendio! Un vero paradiso per i bimbi. Impossibile portarli via!
Dopo un pranzo rapido in un Kebab, ci siamo diretti alla Casa Natale di Andersen, una piccola casetta gialla nel vecchio quartiere di Odense dove le casette colorate sembrano anch’esse parte di una favola (è veramente difficile credere che possano abitarci delle persone reali in uno spazio tanto piccolo!).
Poco lontano c’è anche il Museo di Andersen, in una sede temporanea (la nuova sede sarà pronta nel 2020). Per i bimbi è molto carina la visita al Fyrtojet (l’Acciarino), un posto in cui i bambini possono indossare costumi e vivere le favole in prima persona. Attenzione all’orario di chiusura alle 16.00!
Noi abbiamo trascorso il resto del pomeriggio in relax al Parco al centro della città, il Munke Mose, distesi su un bel prato mentre i bimbi giocavano sulla sabbia e su mille altri giochi.
Anche qui, per chi avesse più giorni a disposizione c’è molto altro che si potrebbe fare.
Un paio di idee:
- Vedere gli spettacoli di marionette al Parco (noi abbiamo vista una recita di bimbi che facevano le prove!);
- Fare la crociera lungo il fiume (Odense Afart) che parte dal Munke Mose e arriva fino al Fiona Village. In alcuni orari ci sono attori teatrali che salgono e interpretano personaggi delle Fiabe di Andersen;
- Vedere il Fiona Village (Den Fynske Lansby), un villaggio che ricostruisce la vita rurale di un tempo con mulini, botteghe, fattorie (anche i giochi per bambini sono “antichi”).
Indecisi se rimanere ancora a rilassarci, alla fine propongo di andare a vedere la Nave di Ladby. Visto Ladby si trova a pochi minuti da Odense, decidiamo che non possiamo perderci l’unico sito di sepoltura vichinga in Danimarca. E direi che facciamo benissimo!
Arriviamo mezz’ora prima della chiusura (chiude alle 17.00), ma per fortuna ci fanno entrare e ci consigliano di andare subito alla nave e poi di andare a vedere il museo interno se ci fosse rimasto del tempo. Per arrivare alla nave si percorrono campi di grano tagliato verso un piccolo fiordo dove una collinetta indica il punto di sepoltura della nave. La nave è stata riposizionata nel posto dove è stata trovata, sotto terra. Si entra con una porta automatica che si apre avvicinandosi e ci si trova nel buio. Ci vuole un po’ per abituarsi alla luce fioca e ci si trova catapultati indietro nel tempo. Davanti a noi una chiglia di una nave in legno con i resti di una persona e di animali sacrificati. Per i bimbi è stato un po’ impressionante devo dire, ma è veramente suggestivo. Per arrivare alla nave con bimbi pigri si possono prendere dei divertenti carrettini a forma di nave vichinga da tirare, noi purtroppo ce ne siamo accorti solo al rientro. Vicino alla collinetta ci sono dei giochi per bambini e dei tavoli da picnic. Avendo più tempo, anche qui ci saremmo fermati volentieri.
All’interno del Museo invece c’è un percorso sulla Storia dei Vichinghi (adatto ai bimbi) e la ricostruzione della nave originaria.
Usciti dal Museo, ci fermiamo ad un supermercato per comprare alcune cose (prezzi decisamente sopra la media!) e ceniamo in un’area di sosta. In Danimarca ce ne sono moltissime, gratuite, in mezzo al verde con tavoli e giochi! Carico e scarico dell’acqua super economico.
Dopo cena ci avviamo ad Egeskov visto che abbiamo letto che si può sostare liberamente nel Parcheggio del Castello. Ci uniamo ad altri camper e ci prepariamo per essere i primi l’indomani!
Giovedì 28 giugno
Ci svegliamo con calma, tanto il Castello di Egeskov apre alle 10.00. L’ingresso è un salasso: spendiamo più di 70€ e fortunatamente paghiamo solo noi adulti. Il Castello è bellissimo, costruito nel ‘500 su palafitte in mezzo ad un lago usando il legno di un bosco di querce (il suo nome in danese significa “foresta di querce”). Attualmente in parte è ancora adibito ad abitazione dei Conti Ahlefeldt Laurvig-Bille.
La visita al Castello in realtà è abbastanza veloce. Ci sono varie stanze con il mobilio d’epoca, camere riccamente decorate, il salone della caccia. Ci ha colpito particolarmente l’immensa Casa delle bambole Titania che ha dei dettagli incredibili (l’organo funziona veramente!), ma ci è piaciuta soprattutto la leggenda dell’uomo di legno di Egeskov! In soffitta, infatti, c’è una bambola di legno appoggiata su un vecchio cuscino e si dice sia “maledetta”. Secondo la leggenda, se qualcuno spostasse la bambola, il Castello sprofonderebbe nel lago la notte di Natale. La famiglia per sicurezza non trascorre mai il Natale a castello. E. era particolarmente impressionata da questa storia ed è stata felice di vedere che la bambola di legno era circondata da transenne per evitare che qualcuno si avvicinasse e la potesse spostare. 😰
🤪
Per il Parco invece ci vuole tutta la giornata e forse di più: 40 ettari di giardini, prati, boschi, labirinti e giochi! Giochi per tutte le età e i gusti. Macchinine per correre a pedali, giochi sulla sabbia, scivoli di ogni forma e dimensione, ponti di corde attraverso gli alberi per ascoltare e riconoscere il canto degli uccelli! Poi ci sono vari padiglioni con moto e auto d’epoca (raccolti dalle famiglie che hanno abitato il Castello). Ci sono centinaia di esemplari incredibili. Raccolte di camion dei pompieri, aerei, abbiamo visto anche un bus simile a quello di Harry Potter e una Delorian!
Nella zona pranzo poi, per i più impressionabili, c’è la “cripta di Dracula”. In realtà si tratta solo di un locale delle vecchie cantine, un po’ buio, con suoni sinistri e una finta bara. Ma per i bimbi e non solo, un po’ di spavento lo fa!🙄 Qui c’è anche la riproduzione di una drogheria d’epoca con mille dettagli! Veramente bella!
Insomma un misto tra castello delle favole e parco giochi, ma ne vale la pena e accontenta tutti i gusti!
Portare via i bambini da qui è stata un’impresa difficilissima, ma nel tardi pomeriggio finalmente siamo riusciti a farli risalire in camper.😅
Ora il nostro viaggio prosegue verso Nord…


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