E asilo nido sia!
Mancano pochi giorni all’inizio del nido anche per P. Ricordo bene quando ha iniziato E. poco più di 2 anni fa e mi prende un pochina di preoccupazione mista a nostalgia. Il tempo passa così velocemente e ora penso che abbiamo superato tante difficoltà e siamo cresciuti insieme a lei tanto che mi è un po’ più facile affrontare lo stesso inizio con P. Il distacco sarà sicuramente duro allo stesso modo, ma questa volta ho la (quasi) sicurezza che starà bene e che gli mancherà addirittura il nido negli anni futuri! E. ha come amica immaginaria nei suoi giochi la sua migliore amica del nido che non vediamo da mesi. A chi mi dice che i bimbi così piccoli non riescono ad intessere relazioni o giocare assieme, rispondo che si sbagliano molto. Non sarà forse gioco “sociale” come faranno poi da grandi, e molto dipende anche dal carattere dei bimbi, ma certamente si relazionano tra loro, hanno simpatie ed antipatie, si scambiano i giochi (e se li prendono😜), imparano giorno per giorno a vivere in un ambiente sicuro, ma più grande della propria famiglia e credo possa essere una ricchezza anche per il loro futuro.
Quando E. ha iniziato il nido è stata dura. Lei piangeva tanto e io con lei. Non mi sentivo pronta a lasciarla all’improvviso sola con estranei quasi tutto il giorno. La vedevo piangere e chiedere di me e, a soli 8 mesi, mi sentivo di sbagliare. Mi sembrava così piccola. Ho pensato anche di ritirarla e spendere una fortuna in babysitter pur di tenerla a casa, ma comunque alla fine sarebbe rimasta con un’estranea (ora è parte della famiglia, ma all’epoca non lo era!) e poi lì iniziavo a vedere che con gli altri bimbi si distraeva e le maestre mi dicevano che era serena. Era così tranquilla da dormire al pomeriggio senza problemi😱. Vista la fatica che faceva a casa io ci credevo poco, ma poi sono stata ad un colloquio con la sua educatrice durante l’ora della nanna ed effettivamente dormiva!😳 Probabilmente un po’ la stanchezza per le nuove attività, un po’ il fatto di fare le cose tutti assieme la aiutava ad avere ritmi più regolari. Devo dire che in poco tempo si è abituata e si buttava in braccio alla sua maestra quando arrivavamo. Allora ho capito che doveva stare bene e ho iniziato a preoccuparmi un po’ meno. La cosa più difficile è stata il cibo. Lei non mangiava molto a casa, poi si rifaceva un po’ col mio latte, ma lì non mangiava nulla all’inizio. Anche questo l’abbiamo superato proprio grazie alle educatrici che hanno visto un suo interesse maggiore nel cibo dei “grandi” rispetto alle pappe e le hanno dato fiducia. Sono arrivata l’ultimo anno a leggere addirittura dei TRIS nella lavagnetta di riepilogo di quello che aveva mangiato!😅 Non potete immaginare la gioia dopo anni di POCO o NIENTE…
Nonostante i mille dubbi sul fatto che bimbi così piccoli possano essere pronti per andare a “scuola”, devo dire di aver avuto un’esperienza molto positiva. Adesso tocca a P. e spero che le cose vadano altrettanto bene. Eppure non posso fare a meno di avere un po’ di paura. Ho già mille pensieri: e se avesse bisogno di me per addormentarsi, e se rivolesse il ciuccio, e se volesse il latte che in questi ultimi tempi, essendo stato malato, è tornato a bere in gran quantità… Mi rispondo che ho imparato con E. che i bimbi hanno mille risorse, che basta dargli fiducia e ci stupiranno, che sono molto più bravi di noi ad adattarsi e trovare la loro nuova serenità. Però, allo stesso tempo, vorrei poter posticipare ancora questo nuovo inizio e godermi quel nostro stare insieme senza pensare ad altro se non al nostro piccolo mondo, senza condizioni e senza regole. Solo essere mamma e basta.


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